Catelfranco, 18 settembre 2010 - I rapinatori hanno preso di mira la parrocchia di Castelfranco. Ieri pomeriggio dopo le 16 il viceparroco, don Marcos Roberto Policarpo, è stato brutalmente aggredito, minacciato con un coltello e picchiato da due banditi. Il fatto, di una gravità inaudita, segue di soli 5 mesi la rapina al parroco, monsignor Vasco Migliarini che venne sorpreso dai ladri mentre dormiva nella sua camera, in canonica, picchiato e derubato. Due episodi così gravi in uno spazio temporale molto breve e sempre contro la chiesa di Castelfranco fanno pensare e destano preoccupazione.

 


Ieri pomeriggio Don Marcos, 34 anni, originario del Brasile, sacerdote dal 24 giugno del 2007, ha sentito il campanello e aperto la porta della parrocchia. Davanti a lui due stranieri: entrambi a volto scoperto, uno di colore e più alto, l’altro vestito con una tipica tunica araba. Hanno parlato di documenti, ma in realtà volevano ben altro. Fare del male e rubare. Hanno spinto dentro il giovane sacerdote, l’hanno sbattuto con la testa contro il muro e con il coltello l’hanno più volte minacciato procurandogli dei tagli sulla camicia e delle ferite lievi sul corpo. Poi l’hanno preso a pugni. Un’aggressione brutale messa in atto da banditi senza scrupoli. Don Marcos, che abita in un appartamento sopra la sacrestia, in quel momento era solo. Non ha potuto neanche chiedere aiuto. «Hanno portato via circa 2mila euro che avevamo qui per effettuare alcuni pagamenti», dice il parroco, monsignor Vasco Migliarini, visibilmente scosso per l’accaduto anche per il ricordo di quanto capitato a lui nell’aprile scorso.

 


«E’ una situazione davvero brutta», sono state le uniche parole del parroco. Il viceparroco, invece, è stato portato in ospedale e sottoposto ad accertamenti e cure che sono proseguiti fino a notte. Fisicamente si riprenderà in fretta, ma sicuramente rimarrà in lui una ferita indelebile. Le indagini sono condotte dai carabinieri. Il vescovo di San Miniato, monsignor Fausto Tardelli, esprime «forte preoccupazione per questa situazione che si ripete e che purtroppo denota un disagio che per noi si fa pesante».

 


«Facciamo appello alle forze dell’ordine — aggiunge il presule — perché facciano tutto quello che è possibile e alla popolazione che si stringa intorno ai propri sacerdoti che sono facili bersaglio dei malintenzionati. Vogliamo continuare a credere che la nostra società sia ancora vivibile e fatta di sentimenti di umanità. Non vogliamo gridare al pericolo. Vogliamo rinnovare un impegno di creazione di quelle relazioni umane, solidali e fraterne che è l’unica medicina vera per evitare il ripetersi di queste situazioni». Secondo il consigliere comunale del Pdl, Pino Calò, le due rapine in canonica «devono fare riflettere e sono episodi assolutamente da non sottovalutare».