Verso il voto. I segreti del consenso: parola di spin doctor

Dietro la campagna di Ceccardi anche lo stratega Fishman che firmò il trionfo di Bonaccini: "Susanna sa parlare ai moderati"

Susanna Ceccardi ieri ad Arezzo con il deputato di Forza Italia Stefano Mugnai

Susanna Ceccardi ieri ad Arezzo con il deputato di Forza Italia Stefano Mugnai

Firenze, 16 settembre 2020 - La battaglia delle elezioni regionali toscane è anche sfida tra staff, consiglieri, spin doctor, allenatori-motivatori. Eugenio Giani, candidato presidente del centrosinistra, ha uno staff rafforzato nelle ultime settimane: oltre al consolidato Ufficio regionale più ’Momentum’ di Stefano Origlia c’è in campo anche l’agenzia ’Jump’ di Marco Agnoletti, che partecipò alla vittoria di Stefano Bonaccini nel gennaio scorso in Emilia Romagna. Dietro le quinte del centrodestra spunta Daniel Fishman, lo stratega della tattica del voto, 59 anni. Ha portato anche lui alla vittoria l’attuale governatore emiliano contro la leghista Borgonzoni, ora sta seguendo la corsa di Fitto in Puglia e di Mangialardi nelle Marche. Fondatore di ’Consenso’, lavora con Fabrizio Masia, direttore di Emg Acqua, uno dei maggiori esperti di flussi elettorali e sondaggi. Pare che qua e là, durante gli ultimi mesi della campagna elettorale di Susanna Ceccardi, candidata presidente della Toscana per il centrodestra, abbia dato anche consigli precisi e determinanti proprio a lei, la "leonessa di Cascina".  

Fishman, è vero che sono suoi gli ultimi suggerimenti strategici alla candidata del centrodestra? "Non confermo e non smentisco. Il nostro lavoro è sotto traccia, non siamo fatti per essere in prima fila, ma nelle retrovie".  

Qualcuno dice che le ha consigliato la strategia del ’cecchino’ in queste ultime settimane. "Addirittura? Interessante quel che si dice in Toscana".  

Sarebbe la strategia che fa evitare il confronto diretto con l’avversario anche con la polemica a distanza mentre si studia su quale terreno ’colpirlo’ per metterlo più in difficoltà. E’ vero? "Noi siamo abituati a prendere in carico un politico per una campagna elettorale dalla a alla zeta così possiamo costruire una strategia completa ed adeguata all’obiettivo, non parziale e a spot. Questo non vuol dire che politici in gara, i loro staff, partiti politici ci chiedano cammin facendo un supporto per dati e analisi ed altro".  

Ceccardi ha modificato linea durante la campagna elettorale. Il tallone di Achille era rappresentato forse dalla difficoltà di parlare anche a un elettorato di centro assorbibile dalla sua coalizione... "Infatti Ceccardi non è più rappresentata, dopo un primo periodo come simbolo esclusivamente leghista, ma come rappresentante e candidata di tutto il centrodestra".  

Missione compiuta quindi "Dico solo che Ceccardi ha saputo dialogare con l’elettorato moderato ed è riuscita a parlare più linguaggi. Il suo trend è stato stabile a lungo e poi la linea si è alzata guadagnando consensi".  

Lei è un professionista che non guarda al colore politico del suo ’cliente’ immagino, ma aveva seguito Bonaccini nella vittoria in Emilia Romagna e forse era naturale per lei dare una mano anche ad Eugenio Giani in Toscana. "Le sera della vittoria di Bonaccini Giani ci disse che avrebbe collaborato con Consenso, ci ha infine dato una risposta negativa sei mesi dopo, ad inizio luglio".