Rigassificatore Piombino, Draghi preme: "Essenziale per questioni di sicurezza nazionale"

Il presidente del Consiglio in conferenza stampa: "Garantiamo tempi rapidi e certi". Cingolani: "Troveremo un accordo"

Mario Draghi (Foto Ansa)

Mario Draghi (Foto Ansa)

Piombino (Livorno), 16 settembre 2022 - Il rigassificatore di Piombino "è essenziale per questioni di sicurezza nazionale". Il presidente del Consiglio Mario Draghi lo dichiara in conferenza stampa a Palazzo Chigi, sottolineando in merito che con il dl Aiuti ter "garantiamo tempi rapidi e certi". Il rigassificatore è essenziale, spiega ancora il premier, "per garantire le forniture di gas". Il riferimento del presidente del Consiglio è alla norma che conferma i rigassificatori quali opere strategiche, indifferibili e urgenti, e autorizzate da un Commissario. 

In merito allo slittamento da gennaio ad aprile 2023 dei tempi per il rigassificatore, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha spiegato: "A luglio era stato indicato l'inizio del 2023, si sono persi un paio di mesi per i motivi che sapete", ma "non mi sembra un problema estremamente preoccupante". Anche per Cingolani il rigassificatore "è uno strumento essenziale per garantire la sicurezza energetica nazionale. Bisognerà fare di tutto per aiutare i territori in un patto di rispetto reciproco". Il ministro è sicuro che "troveremo un punto di accordo perché la posta in gioco è molto seria e molto alta". 

Immediate le reazioni politiche. "Il rigassificatore a Piombino si deve fare", dichiara ai microfoni di Tele Granducato il senatore del Pd Andrea Marcucci dopo le parole di Draghi. "Ai piombinesi - prosegue Marcucci dopo aver sottolineato che "non mi piace la posizione ambigua di Fratelli d'Italia" - va assicurato uno sconto in bolletta del 50% ed investimenti per il porto e per la città".

A favore del rigassificatore anche Italia Viva. "Non so se porta voti ma paga", ha commentato a Riformista.Tv la deputata Maria Elena Boschi. "È un elemento di serietà. Dobbiamo dire sì a quelle opere che servono al Paese. Sì al rigassificatore a Piombino. Sì al termovalorizzatore a Roma. Sì - ha concluso Boschi - a quelle opere che servono a pagare meno le bollette". 

Diversa invece la posizione del Movimento 5 Stelle, che nonostante la contrarietà all'opera ieri si è espresso in modo favorevole a un ordine del giorno a favore della realizzazione del rigassificatore. "Ieri - ha spiegato in una nota il gruppo parlamentare pentastellato della Camera -, a causa di un errore materiale, il gruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera si è espresso favorevolmente a un ordine del giorno che impegna il Governo ad adottare ogni iniziativa per la realizzazione del rigassificatore di Piombino. Chiaramente la nostra posizione è altra ed è stata sempre espressa a pieno dal presidente del Movimento, Giuseppe Conte: il rigassificatore lì è una scelta sbagliata perché Piombino è una città che da decenni attende un piano di bonifica e che vive una profonda crisi industriale. Nonostante l'ordine del giorno sia soltanto un mero atto di indirizzo che non ha ricadute né sull'accelerazione del rigassificatore né quindi sulla città di  Piombino, sarà presentato, nel passaggio definitivo al Senato del decreto Aiuti bis, un ordine del giorno in senso contrario: no a scelte calate dall'alto su Piombino", ha concluso il gruppo parlamentare del Movimento.