I redditi dei parlamentari: Renzi, Marcucci e Padoan sono i più ricchi

L’ex premier ha dichiarato quasi 800mila euro. I guadagni degli altri toscani: record negativo per l’umbra Pavanelli dei 5 Stelle. I conti degli spezzini

Matteo Renzi

Matteo Renzi

Firenze, 6 gennaio 2020 - I Paperoni del Parlamento stanno nel centrosinistra. Almeno in Toscana ed Umbria. Sì, perché sfogliando i redditi del 2019, pubblicati on line sui siti di Camera e Senato (non tutti i parlamentari hanno però dato l’assenso alla diffusione via internet) si scopre che il senatore di Scandicci Matteo Renzi è il più ricco della nostra pattuglia di rappresentanza a Roma, con un imponibile di 796mila euro.

Subito a ridosso del leader di Italia Viva, si colloca il senatore Andrea Marcucci (Pd): l’imprenditore di Barga ha dichiarato quasi 664mila euro. Dopo di loro, Pier Carlo Padoan, professore di economia, ex ministro eletto nella circoscrizione di Siena, oggi deputato Pd, con un imponibile di 288mila euro.

Poco più del senatore Francesco Bonifazi, avvocato fiorentino che ha seguito Renzi in Italia Viva, 278mila euro dichiarati. E il più “povero”? E’ un grillino: il deputato Luca Migliorino, 41 anni, nato a Battipaglia (Salerno), che vive e lavora a Siena, con 72mila di imponibile.

Anzi no: meno di lui, ha dichiarato un’altra grillina, l’umbra Emma Pavanelli. E’ entrata al Senato il 31 luglio scorso e nel 2018 aveva guadagnato appena 3500 euro. Alla Camera, superano i centomila euro la spezzina Manuela Gagliardi (119439 euro), eletta con Forza Italia ma ora emigrata nel movimento del governatore ligure Giovanni Toti; il fiorentino Gabriele Toccafondi (104122 euro), il leghista Claudio Borghi (110908), Riccardo Zucconi (Fratelli d’Italia), imprenditore di Camaiore (131886 euro), Roberto Giachetti, Italia Viva (118904 euro), eletto a Sesto Fiorentino, la fiorentina Rosa Maria Di Giorgi (101189), la docente pisana Lucia Ciampi (105115 euro), il comunicatore Filippo Sensi (108211).

Al Senato, dopo il terzetto Renzi-Marcucci-Bonifazi, si piazza la leghista Tiziana Nisini, residente a San Gimignano ed assessore comunale ad Arezzo: 106434 euro. Dietro di lei, con un imponibile da 103mila euro, un altro esponente del partito di Salvini, Manuel Vescovi, ex consigliere toscano residente ad Agliana.

Supera di qualche centesimo i 100mila euro Laura Bottici, 5Stelle, da Carrara. Poco più di lei (100531 euro) dichiara l’ex deputata Pd, originaria di Pistoia, Caterina Bini. Guadagni che non si discostano molto da quelli denunciati dal senatore fiorentino Fdi Achille Totaro (99444 euro), dal mugellano Riccardo Nencini (98483 euro), o dai deputati forzisti Stefano Mugnai (98044 euro) e Deborah Bergamini (98354 euro).

E dallo spezzino, ex ministro Dem, Andrea Orlando (99895 euro), o dal pratese, di Fdi, Giovanni Donzelli (97327 euro). Il deputato Luca Lotti, Pd, dichiara un imponibile di 98471 euro, la spezzina Raffaella Paita (Iv) 98mila. Non disponibili on line i redditi di Maria Elena Boschi. La "paperona" umbra è la senatrice perugina Fiammetta Modena (Forza Italia), avvocato, con 140mila euro. A seguire, un collega di partito, il deputato Raffaele Nevi, imprenditore di Narni, con 112605 euro. Più di loro aveva guadagnato Donatella Tesei, uscita dal Parlamento per governare la Regione: per lei, un reddito complessivo di 185mila euro.

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