Recovery, sì ai progetti green. E Franceschini apre sul 'Franchi'

Dopo l’allarme lanciato sulla Nazione si corre ai ripari. Mancano ancora le grandi infrastrutture

Dario Franceschini

Dario Franceschini

Toscana, 18 marzo 2021 - Finalmente la Toscana si sveglia. Il Recovery plan deve essere davvero l’occasione storica per il rilancio: la locomotiva del Centro Italia non può rimanere spettatrice o quasi del duopolio Milano-Roma. E così ieri sono arrivate novità incoraggianti dopo l’allarme lanciato sulla Nazione dal senatore fiorentino Riccardo Nencini: il ministro della Cultura Dario Franceschini ha ’aperto’ sugli investimenti per lo stadio ’Franchi’ a Firenze mentre il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha ricevuto il dossier per la ripartenza del polo di Piombino e altre iniziative di mobilità ’verde’.

Segnali interessanti mentre il centrodestra toscano con Fratelli d’Italia e Forza Italia vanno all’assalto della «scarsa rappresentatività e del peso politico ai minimi livelli della Toscana del centrosinistra». «Valutiamo la possibilità di far rientrare lo stadio ’Franchi’ di Firenze, progettato da Nervi, nel novero dei grandi attrattori culturali da riqualificare con i fondi del Pnrr» ha detto il ministro Dario Franceschini in Commissione cultura. Soddisfatto il sindaco di Firenze Dario Nardella: «Ringrazio a nome della città il ministro Franceschini per l’attenzione al progetto per un moderno stadio Franchi e ringrazio anche i parlamentari Riccardo Nencini, Flavia Piccoli Nardelli, Gabriele Toccafondi e Vittorio Sgarbi per aver sottolineato con chiarezza questa esigenza. E ringrazio ancora tutti i parlamentari fiorentini, nessuno escluso, che si sono attivati per arrivare a questo risultato. Finalmente le istituzioni tutte unite, Governo, Parlamento, Comune, prendono un impegno forte e chiaro per dare un nuovo futuro allo stadio progettato dall’architetto Nervi ». Segnali positivi anche dal presidente della Toscana Eugenio Giani: «L’obiettivo principale dell’incontro con il ministro Cingolani è stato quello di focalizzare l’attenzione sul polo di Piombino affinché possa rigenerarsi. E su ciò c’è grande disponibilità».

Giani ha presentato anche i progetti su piste ciclabili, sul metrotram Firenze- Prato, sul raddoppio ferroviario Pistoia- Lucca-Viareggio e sul people mover fiorentino. «Tutte questioni - ha concluso il presidente Giani - che potranno rendere nel 2030 la Toscana una delle prime regioni decarbonizzate d’Italia, con infrastrutture e programmi capaci di ridurre le emissioni di Co2 da una parte e dall’altra assorbire quella presente in atmosfera». La Toscana aspetta adesso che le grandi infrastrutture siano inserite nel Recovery plan per avere adeguati finanziamenti. Di strada per attirare altri investimenti ce n’è da fare: «Nessuna notizia della Pontremolese e della trasformazione a idrogeno della ferrovia Faentina. Quanto a Tirrenica e completamento della Fano-Grosseto, il Pnrr non ne parla. Spero stiano altrove », aveva detto alla Nazione il senatore Nencini proponendo per la Toscana anche la nascita di «centro di eccellenza sul Made in Italy: saper fare, artigianato di alta qualità, moda, creatività».