Salvetti: "Il rapporto Pd-M5S? L’esperienza di Livorno insegni"

"Il passaggio congressuale è fondamentale, altrimenti si rischia di disorientare gli elettori"

Luca Salvetti

Luca Salvetti

Ha scalato le classifiche di gradimento dei sindaci, mese dopo mese, fino ad arrivare alle prime posizioni in Italia. Luca Salvetti, sindaco di Livorno, sostenuto dal centrosinistra (ma non ha tessere di partito), giornalista, ha riportato il Pd alla guida della città dopo l’esperienza di Filippo Nogarin (Movimento 5Stelle). 1 «Le posizioni politiche di Dario Nardella e Enrico Rossi sembrano opposte ma hanno al loro interno degli spunti essenziali. Spunti estremamente validi e soprattutto una matrice comune ovvero la consapevolezza che se le forze progressiste e di sinistra non fanno sistema lasciano il campo al populismo delle destre. La questione fondamentale, la priorità, adesso è individuare la via per fare sistema". 2 Da osservatore esterno sono convinto che il passaggio congressuale del Partito Democratico sia fondamentale per trovare una sintesi tra le diverse realtà presenti in quel partito. Se questo non dovesse accadere il Pd rischia di disorientare i propri elettori". 3 «Ciò che è avvenuto a Livorno secondo me rappresenta un patrimonio di esperienza da valorizzare. Il Partito Democratico livornese ha ragionato con intelligenza ha fatto scelte programmatiche coraggiose, ha dialogato con le forze del civismo, ha scelto una linea altamente inclusiva e sa che da un atteggiamento del genere, che i livornesi hanno apprezzato e premiato alle elezioni amministrative, non si torna indietro. Il rapporto con il Movimento 5 Stelle può e deve essere costruito a livello nazionale senza che ci sia qualcuno che dice “le nostre visioni sono imprescindibiie se volete stare con noi vi adeguate”. Se il dialogo parte da questo allora è destinato a durare pochissimo. Se mi si chiede, poi, un parere più legato alla mia esperienza allora io come al solito sono sincero e posso dire che ciò che è accaduto in cinque anni di governo grillino a Livorno è una ferita per me non rimarginabile. Viceversa oggi cresce e si amplia il rapporto e la collaborazione con la base del movimento e con chi ha come interesse primario il bene della città, con queste persone il dialogo è semplice ed estremamente costruttivo". 4 «Quale identità del Partito Democratico dopo la pandemia? Il Pd, insieme agli altri partiti, dovrà rafforzare il dialogo con i cittadini, stare con la gente, ascoltare i problemi del quotidiano e contemporaneamente costruire una visione più moderna del paese. A Livorno si dice “ti guardo in ghigna” faccio di tutto per risolvere i problemi giornalieri e poi ti propongo un’idea e un motivo per sperare e sognare".