"I moderati verranno con noi. Coraggio Italia è la vera novità"

Gli scenari politici toscani. Nel centrodestra il partito di Brugnaro e Toti chiede pari dignità. E in Toscana tanti arrivi da Forza Italia

Stefano Mugnai

Stefano Mugnai

Firenze, 15 novembre 2021 - «Siamo piccoli, ma cresceremo perché il vento soffia dalla nostra parte". Si fanno coraggio gli esponenti che nella coalizione, da sempre d’opposizione in Toscana, guardano più al centro che alla destra. E’ un vento moderato che non è mai scomparso ed è tornato a manifestarsi con le ultime amministrative.

"Coraggio Italia" a livello nazionale è dato all’1,1 % negli ultimi sondaggi. Gli esponenti toscani del nuovo partito di Brugnaro e Toti sono ottimisti. Il sorriso è di Stefano Mugnai, deputato aretino, ex consigliere regionale toscano, e di Giorgio Silli, deputato pratese e segretario di presidenza della Camera.

Entrambi provengono da Forza Italia (Mugnai è stato anche coordinatore toscano del partito di Berlusconi). "Coraggio Italia parte da 0, non dall’ 1,1 %. Perché abbiamo fondato il partito pochi mesi fa. E dal nulla siamo subito riusciti a costituire un gruppo alla Camera" sottolinea Mugnai.

E aggiunge Silli: "E’ormai lapalissiano: c’è un elettorato moderato che vale alcune decine di punti percentuale che non ha una casa".

«Noi, umilmente, stiamo cercando di costruire quel contenitore di cui tutti parlano da anni ma che ancora non esiste. Unendo, coordinando, federando cercando di fare politica senza spot, senza gridare, studiando (cose che sembra non andare più di moda) - sottolinea il deputato pratese - Siamo centristi, chiaramente nel centrodestra ma è altrettanto chiaro che i nostri voti non sono automaticamente a disposizione di nessuno se non coinvolti in maniera leale e collaborativa, compresa l’elezione del Presidente della Repubblica".

Diversi esponenti e dirigenti azzurri sono passati dopo le ultime amministrative a "Coraggio Italia". Campagna acquisti? "Veramente sono in tanti che vengono a bussare alla nostra porta" dice Mugnai. Il deputato aretino è un draghiano convinto: "Draghi in campo ha significato reintrodurre il valore del merito in un Paese dove la meritocrazia non ha mai attecchito. Questo è l’obiettivo di Coraggio Italia: cogliere questo cambio di vento dicendo ad esempio una cosa facile, facile: sarà bene tenersi caro un presidente del Consiglio come Mario Draghi". Sul territorio l’obiettivo è radicarsi, farsi conoscere, accelerare la circolazione delle idee. E tornare a candidare "nomi autorevoli e competenti".

Mugnai ricorda: "Il centrodestra nel 2018 fece più eletti in Parlamento del Pd, in Toscana. Poi è partita la sbornia populista e Forza Italia si è di fatto consegnata alla Lega ed abbiamo smesso di vincere. Salvo dove vi erano i sindaci scelti nella stagione del mio centrodestra quello che per la prima volta dava la paga alla sinistra in Toscana. Che abbracciava la complessità del governo della cosa pubblica e che non sceglieva la scorciatoia degli slogan facili".

Coraggio Italia "ha quattro voti toscani in Parlamento per l’elezione del Presidente della Repubblica, come Forza Italia", sottolinea qualche coraggioso. E Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e leader della neonata formazione moderata, ha fatto sapere che "se il centrodestra vuole essere largo e avere i voti di tutte le componenti della coalizione deve uscire dall’autoreferenzialità dei vertici a tre e dare dignità a ogni suo soggetto politico".