Pd e Italia Viva a Giani: "Urge un cambio di passo"

La maggioranza in Regione chiede una svolta al presidente. Collegialià e condivisione sui temi più urgenti: sanità, recovery, rifiuti. Opposizione all'attacco: "Governo toscano in bilico, si torni a votare"

Eugenio Giani

Eugenio Giani

Firenze, 7 maggio 2021 - "Ora basta, serve una vera svolta. Eugenio non può continuare a fare di testa sua. I due partiti di maggioranza non sono stati solo il sostegno della campagna elettorale, ma le forze che governano attraverso la giunta da lui guidata, la Toscana".

Al di là dei comunicati ufficiali è questa la sintesi del vertice di maggioranza tra dem e renziani con cui si vuole dare una svolta alla strategia toscana. Pd e Italia VIva chiedono "un cambio di passo e una tabella di marcia precisa su tre tematiche principali: sanità e campagna di vaccinazione, risorse europee, rifiuti".

Il messaggio chiaro e inequivocabile al presidente toscano arriva dopo il faccia a faccia sui temi più urgenti di governo delle ultime settimane tra  Simona Bonafè, Vincenzo Ceccarelli e Massimiliano Pescini per il Pd  e  Nicola Danti, Stefano Scaramelli e Alice Rossetti per Italia VIva.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale, secondo Pd e Italia Viva, "serve una comunicazione istituzionale ai cittadini efficace e una programmazione certa che non faccia più ricorso ai cosiddetti ‘click day’. Si chiede che terminino al più presto le vaccinazioni per estremamente fragili, caregiver e badanti e si chiede che siano vaccinati a breve anche i soggetti giovani della categoria dei fragili". In tema di sanità generale si evidenzia la necessità "di attrezzarsi subito per il dopo emergenza con un piano per il recupero delle liste di attesa e degli screening di prevenzione".

In tema di Recovery plan, nel corso dell'incontro di oggi sono stati elencati alcuni principi che devono guidare i progetti da finanziare a partire dalla capacità di creare occupazione, in particolare per giovani e donne. "I fondi dovranno essere utilizzati - secondo Pd e Iv - non solo per coprire spese e progetti ordinari già previsti, ma è necessaria una co-progettualità speciale che coinvolga enti pubblici e imprese. Ciò vale sia per i progetti da sottoporre ai finanziamenti del Recovery, sia per le risorse dei fondi strutturali comunitari destinati alla Toscana. Piano nazionale ripresa e resilienza, Piano regionale di sviluppo e programmazione comunitaria 2021-2027 devono essere allineati e resi complementari in un disegno complessivo coerente e coordinato".

Sui rifiuti, tema che è stato rilanciato nelle ultime settimane dalla 'Nazione',  Pd e Italia Viva chiedono alla giunta, "entro la fine del 2021, la presentazione del nuovo piano dei rifiuti che superi la logica del conferimento in discarica intraprendendo la strada dell’economia circolare e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica Le politiche dei rifiuti dovranno essere basate sul principio dell’autosufficienza toscana, della solidarietà tra territori e di chiusura dei cicli sia per quanto concerne i rifiuti urbani che quelli speciali".

Per Pd e Italia Viva "a questo primo utile incontro ne seguiranno altri, con l'obiettivo di supportare e stimolare l’azione di governo affinché la Regione, come è sempre stata, sia punto di riferimento dei cittadini e protagonista delle politiche nazionali".

Tuona subito l'opposizione. In prima fila Marco Stella, capogruppo in consiglio regionale di Forza Italia: "Martedì prossimo, in aula, i gruppi del Pd e di Italia Viva dovranno dirci chiaramente se esiste ancora una maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta regionale toscana. Lo dicano in modo trasparente, invece di mandare comunicati stampa congiunti, che sembrano più messaggi in codice che prese di posizione".

E ancora: "Partito Democratico e Italia Viva hanno il dovere di dirci se c'è ancora una maggioranza - chiede Stella - perché sono mesi che assistiamo a fibrillazioni politiche che riguardano qualche poltrona o qualche incarico in più, ma non riguardano lo sviluppo della Toscana e il sostegno a famiglie e imprese. Le diatribe interne alla maggioranza le pagano i cittadini e le aziende. Sarebbe molto più serio dire chiaramente come stanno le cose, e nel caso di indisponibilità dei partiti di maggioranza a proseguire l'esperienza di governo, andare a nuove elezioni".