Giovedì 18 Aprile 2024

Meloni e la figlia minacciate di morte sui social: "Se togli reddito di cittadinanza..."

Indagato un 27enne. Il ministro Ciriani: "Oscene. Chi le ha pronunciate dovrebbe vergognarsi". Tajani: "Mi auguro una condanna trasversale verso l'accaduto"

La premier Giorgia Meloni

La premier Giorgia Meloni

Roma, 7 dicembre 2022 - "Se togli il reddito di cittadinanza, ammazzo te e tua figlia...". Minacce scioccanti quelle che sono apparse contro la premier Giorgia Meloni su Twitter. È proprio l'account di Fratelli d'Italia a denunciare le "indegne minacce apparse sui social" contro la presidente del Consiglio, che si riferiscono all'abolizione del reddito di cittadinanza.

Minacce che hanno indignato gran parte del mondo politico e non solo. Ma che muovono anche critiche contro quella parte politica che "soffia sul fuoco della protesta violenta", dice Ciriani, mentre Ruspandini punta il dito direttamente contro "l'atteggiamento irresponsabile di Giuseppe Conte".

Indagato un 27enne

L'autore delle minacce è stato identificato dalla polizia. Su disposizione della procura della Repubblica di Siracusa, personale della polizia postale e della Digos ha eseguito una perquisizione nei confronti di un giovane di 27 anni, disoccupato, residente nella provincia aretusea, indagato per violenza privata aggravata nei confronti del presidente del Consiglio. 

Le reazioni della politica

"Un abbraccio a Giorgia Meloni e sua figlia per le gravi minacce subite. Parole intrise di odio molto preoccupanti - commenta il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani -. Se qualcuno pensa di condizionare l'azione di questo governo con la violenza si sbaglia di grosso. Mi auguro una condanna trasversale verso l'accaduto". 

"Gravi ed inqualificabili le minacce nei confronti del premier Meloni e della sua famiglia cui va la nostra solidarietà. La lotta politica non deve mai trascendere a questi livelli di odio e di intimidazione nei confronti di chi rappresenta le istituzioni democratiche". Lo scrive su twitter il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra.

"Le minacce a Giorgia Meloni non sono solo rivolte al presidente del Consiglio, ma a tutta la politica. Per questo bisogna unirsi nel respingerle con fermezza al mittente". Lo scrive Pier Ferdinando Casini su Facebook.

"C'è un limite che non andrebbe mai oltrepassato: il rispetto della vita umana. Le minacce di morte rivolte a Giorgia Meloni e alla piccola Ginevra sono oscene. Chi le ha pronunciate dovrebbe vergognarsi, ma ancora di più dovrebbero vergognarsi quei leader politici che soffiano sul fuoco della protesta violenta. Ci aspettiamo condanne ferme da parte di tutti, partendo da Giuseppe Conte. Un abbraccio di cuore a Giorgia e a Ginevra". Lo dice Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento. 

"Al presidente del Consiglio Giorgia Meloni va tutta la nostra solidarietà per l'ennesima minaccia di morte che questa volta colpisce anche sua figlia. Purtroppo dobbiamo constatare l'atteggiamento irresponsabile di Giuseppe Conte che da giorni fomenta odio per un suo personale interesse politico, soffiando sul fuoco delle difficoltà delle persone. È un comportamento inaccettabile che non ci impedirà di realizzare il programma elettorale presentato agli elettori e su cui abbiamo ricevuto un mandato chiaro". Lo dice in una nota il vicecapogruppo alla Camera dei deputati di Fratelli d'Italia Massimo Ruspandini.