Statuto, sono tutti contro Italia Viva. La riforma di Giani è terra di scontro

Pd e centrodestra contro i renziani: «Costi azzerati per nomine interne di un sottosegretario e due questori»

Eugenio Giani

Eugenio Giani

Firenze, 24 luglio 2021 - Accuse incrociate sulla riforma dello statuto toscano: Italia Viva contro tutti, tutti contro Italia Viva. Il partito di Renzi accusa: «Il Pd si allea con Lega e Forza Italia per il via libera a cinque nuove poltrone con costo milionario». Replicano tutti gli altri, dal Pd a Fratelli d’Italia con sfumature diverse. E’ una resa dei conti tra dem e renziani dice FdI; macchè inciuci tuona il Pd; Forza Italia attacca: Iv non dice la verità sapendo di non dirla. Il caso è scoppiato con la denuncia di Nicola Danti di Italia Viva. Ecco la ricostruzione dei fatti dal centrodestra. La modifica dello statuto è in commissione (la prima) da tre mesi e da lì non si è mossa.

Dopo tale periodo può essere iscritta nei lavori del consiglio regionale. Si tratterebbe di una riforma modificata: «Non più un nono assessore e due sottosegretari e due questori», ma un sottosegretario interno (già un consigliere regionale, probabile Gianni Anselmi, Pd) e due questori (probabile uno del Pd e uno di Forza Italia, Marco Stella). «Nessun costo aggiuntivo - si dice da Forza Italia - tutto all’interno dei budget degli uffici». Replica Italia Viva: «Non è così. La proposta al momento è di cinque poltrone con costi oltre un milione, se poi fanno emendamenti allora si saranno parlati tra di loro» sottolinea Stefano Scaramelli di Iv, vicepresidente del consiglio regionale. «E anche con tre nomine interne i costi degli uffici per segreteria e altro sono elevati». Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd, taglia di netto le polemiche: «Noi non siamo esperti di inciuci. Ricercare accordi ampi o se possibile anche l’unanimità è buona regola istituzionale». E Francesco Torselli, capogruppo di Fdi: «Sarà mica che il partito di Renzi sperava di aumentare le poltrone? Se non appoggia più Giani lo dica e firmiamo insieme la sfiducia. Ormai da Italia Viva ci aspettiamo tutto e il contrario di tutto e non perde mai occasione di ritagliarsi mezza pagina di giornale. Italia Viva era l’unica forza politica favorevole alla modifica di regolamento e Statuto ai tempi in cui Giani voleva portare il numero di assessori a nove e introdurre la figura dei sottosegretari scegliendo persone al di fuori del Consiglio regionale.

Ora che la riforma pare che vada in direzione apposta, Italia viva è contraria...". E Ceccarelli aggiunge: "La modifica dovrebbe eventualmente essere a parità di costi. A leggere quanto appare sulla stampa, viene invece il dubbio che Iv cerchi una scusa per giustificare un proprio candidato a Siena. E questo ci farebbe davvero pensare ad un inciucio con la destra contro Letta". Marco Stella, capogruppo di Forza Italia, non fa dichiarazioni ufficiali così come la Lega. Forza Italia, si spiega negli uffici del partito di Berlusconi in Regione, ha forzato la mano dopo che per tre mesi la modifica dello statuto toscano è rimasto nei cassetti della prima commissione. Una mossa del cavallo per stanare i difficili rapporti tra Pd e Italia Viva? I renziani non ci stanno: "I costi della politica comunque vada la riforma saranno alti e in questo periodo per il nostro partito non ci sembra proprio una priorità. Perché Pd e centrodestra non lo ammettono oppure sono tutti d'accordo col moltiplicare poltrone e poltroncine?". E ora che succede? Intanto la forma: il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo ha chiesto in commissione un approfondimento tecnico e giuridico agli uffici per sapere se la richiesta di calendarizzazione di Stella a termini di regolamento è effettivamente accoglibile. Ora si attende l'interpretazione dell'ufficio legale della Regione Toscana poi la commissione si riunirà di nuovo per decidere l'eventuale percorso in aula.