Bergamini, unica toscana tra i sottosegretari

La deputata di Forza Italia si occuperà dei Rapporti con il Parlamento. Una lunga carriera da Viareggio e Firenze a Roma passando per Londra I suoi articoli da cronista di nera su La Nazione

Deborah Bergamini, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento

Deborah Bergamini, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento

Firenze, 24 febbraio 2021 - Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia, è l'unica toscana nella pattuglia dei nuovi sottosegretari. Ha la delega ai Rapporti con il Parlamento.  "Massimo impegno e grande orgoglio per l'incarico che mi è stato affidato. Ora al lavoro con la Toscana nel cuore". 

Giornalista, laureata in Lingue, dirigente d'azienda, politica, nata a Viareggio e cresciuta a Firenze, un lungo curriculum nel partito di Silvio Berlusconi (eletta l'ultima volta nel  collegio di Massa Carrara). Ma anche la passione per il giornalismo (sulla  carta stampata con tanti articoli scritti su 'La Nazione' "una palestra per la professione e per la vita" ricorda e in tv  coi i servizi su Italia 7 e Rete 37) fino alla condirezione nel 2019 del Riformista, lasciata nell'ottobre del 2020. Ha lavorato in Rai con la vicedirezione del marketing strategico e dal 2008 è entrata in Parlamento.  In Forza Italia è sempre stata fedele a Silvio Berlusconi, non ha avuto mai tentennamenti che l'hanno portata a pensare di scegliere altre strade nel centrodestra. Ha saputo capire quando doveva lavorare sotto traccia  ed ha saputo sempre ritagliarsi un proprio spazio con la forza delle idee. Particolarmente attaccata alla sua Versilia e a Firenze, e generalmente alla Toscana. Ha sempre portato avanti i valori del centrodestra in una regione in cui il centrosinistra ha messo radici storiche. Ha dato sostegno anche nelle ultime elezioni regionali a Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra contro Eugenio Giani. Tante le battaglie per la Toscana a partire dalle infrastrutture ai problemi del terziario, dalla cultura al turismo.

Sempre dalla parte delle donne, tanto che l'altro giorno ha detto: "Ho apprezzato che Draghi abbia insistito sulla difficoltà di conciliare la vita lavorativa e la vita familiare delle donne italiane, che sono una risorsa straordinaria non utilizzata. Ogni giorno ogni donna si trova a scegliere in questo Paese fra una rinuncia e l’altra e questo nel 2021 è francamente inaccettabile. E’ importante che ci siano tante donne nel settore scientifico, della ricerca, dell’università, della scuola, nel mondo del lavoro inserite pienamente e felici. Questo è ancora un obiettivo lontano da raggiungere ma certamente lo spirito di emulazione aiuta. Se anziché dare modelli femminili solo basati sull’estetica e sull’immagine continuiamo a moltiplicare modelli femminili di donne che hanno scelto di studiare e di fare un cammino professionale in mezzo a tante difficoltà nei vari ambiti, noi spingiamo le generazioni più giovani a fare meglio anche per sé stesse".

E l'altro giorno ha ribadito la necessità di un cambio di passo nella politica italiana: "Ognuno dei partiti che lo sostengono deve rinunciare alle logiche del consenso e ritrovarsi a lavorare insieme per portare avanti istanze diverse. Sarà una sfida difficile ma porta con sé la grande opportunità di cambiare anche il passo della politica italiana. Arrivando anche a formare una Costituente che aggiorni il nostro dettato costituzionale". Della sua carriera ricorda sempre l'incontro con Silvio Berlusconi: "Mi trasferì a Parigi, dove l’editore francese Analyses et Synthèses mi offrì l’incarico di caporedattrice fino al 1997, anno in cui approdai a Londra come giornalista televisiva per l’emittente americana Bloomberg. E’ lavorando lì che conosco Silvio Berlusconi, lo intervisto quando viene a Londra per incontrare Margareth Thatcher. Nel 1999 divento sua consulente per la comunicazione e lo seguo a Palazzo Chigi nel 2001".