Enrico Letta, il Pd e le elezioni di settembre: "Nel programma diritti e ambiente"

Festa dell'Unità di San Miniato: le parole del leader dem in vista delle consultazioni politiche

San Miniato (Pisa), 28 luglio 2022 - Un programma in cui i diritti e l'ambiente saranno due capisaldi. E l'assenza di veti per le forze che vorranno creare un'alleanza di centrosinistra, "a parte chi ha messo in pericolo l'Italia, come Lega e Forza Italia".

Il leader del Pd Enrico Letta parla a tutto campo in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. L'occasione è, nella serata di mercoledì 27 luglio, l'intervento alla Festa dell'Unità di San Miniato. A intervistare il leader dem la direttrice delle testate di Editoriale Nazionale (Qn, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno) Agnese Pini.

Una campagna elettorale lampo, in cui in due mesi dovranno essere messe a punto tutte le mosse "in vista dell'ultima settimana, quella dal 18 al 25 settembre, che sarà decisiva", dice Letta. Rileggi i passaggi più importanti dell'intervista e rivivi la diretta da San Miniato.  

Ore 23.23: si chiude l'intervista al segretario del Pd Letta. 

Ore 23.17: "Il voto del 25 settembre non è un like sotto a un post che se poi ti penti puoi cancellare, dura 5 anni", dice Letta facendo una similitudine con i social network. "La legge elettorale ha una forte componente maggioritaria - ha spiegato - ed è un elemento di chiarezza anche per noi, perché chi sceglie di votare per noi sceglie di votare una forza politica che governerà l'Italia nei prossimi cinque anni in sintonia con l'Europa unita che è stata e resta la più grande avventura umana di questo pianeta".

Ore 23.09: "Il voto del 25 settembre rimarrà per cinque anni e con questa legge elettorale o vincono loro o vinciamo noi. Sarà sole o luna. Gli italiani devono sapere che se vincono loro, noi non faremo la protezione civile che andrà a salvare ancora una volta il Paese perché si è votato in modo sbagliato. Vinceremo grazie al maggioritario e a una maggioranza chiara e coesa"

Ore 22.55: «Quando scelgono i capi politici - ha osservato il leader Dem - prevale il principio della fedeltà Purtroppo non siamo in grado di fare le primarie, cercheremo però di compiere scelte in modo il più trasparente possibile. Abbiamo designato le segreterie regionali e sono convinto che saranno aperte». «Una certezza però voglio darla fin da ora perché è una mia responsabilità - ha detto ancora -: Non firmerò liste con i trucchetti per fare fuori la presenza femminile, questo criterio lo farò rispettare. Le nostre saranno liste di donne e di uomini».

Ore 22.53: «Avevo in testa un altro modo per selezionare le candidature e avrei voluto le primarie aperte in cui chiunque voleva candidarsi e i nostri militanti avrebbero scelto i candidati rovesciando il nostro sistema che assegna ai capi dei partiti politici il compito di selezionare i candidati alle elezioni. Ora non è possibile perché non c'è più tempo ma le nostre saranno liste aperte», ha poi detto Letta parlando delle candidature. 

Ore 22.50: «Il voto oggi è mobile. Nel 2018 nessuno aveva previsto che un partito avrebbe preso il 33% come accadde al M5S. invito a vedere i sondaggi di quell'anno: nessuno aveva previsto quel risultato», ha spiegato Letta parlando delle previsioni sulla possibile vittoria.

Ore 22.43: «Il centro non esiste più nella destra del nostro Paese che dopo il vertice di oggi è diventata destra-destra. Se vincono loro, Mario Draghi passerà la campanella a Giorgia Meloni». Lo ha detto il leader Pd durante l'intervista. «Credo nella rimonta - ha aggiunto - e il 25 settembre può arrivare la grande vittoria finale». Per Letta «Lega e Fdi vogliono un'Europa dei nazionalismi e di uno contro l'altro e sono alleati con forze politiche che hanno votato contro il recovery fund».

Ore 22.26: "In questi giorni - ha poi aggiunto Letta sulle alleanze - porteremo avanti una discussione che è gia cominciata sulla base di tre criteri fondamentali. Credo che in questo meccanismo di alleanze elettorali non c'è da costruire una coalizione politica perché la legge elettorale non chiede questo ma alleanze elettorali, e noi le costruiremo con chi porta un valore aggiunto, con chi si approccia con spirito costruttivo e arriva al tavolo senza porre veti". 

Ore 22.21: "Il nostro progetto politico si baserà sui grandi temi che sono legati al futuro del Paese: la difesa dell'ambiente, la costruzione di un'Italia in cui i diritti siano veramente al centro della vita della nostra società e soprattutto un'agenda sociale che permetta di avere salari più corposi e in grado di battere l'inflazione e il caro vita, e la lotta alla precarietà". Queste le parole di Letta sul programma del centrosinistra per le elezioni del 25 settembre. 

Ore 22.19: «Sono convinto - ha aggiunto Letta parlando dei Cinque Stelle - che le scelte fatte in questi tre anni di Governo insieme sono importanti e dobbiamo esserne orgogliosi. Dobbiamo essere consapevoli che ci aspetta una campagna elettorale durissima e affascinante ma che sarà assolutamente in linea con quello che abbiamo fatto in questi tre anni. Anzi faccio una previsione: sono sicuro che maggior parte degli elettori del Movimento 5 Stelle voteranno per noi».

Ore 22.18: «Dobbiamo andare a parlare con gli elettori del M5s e con i militanti per dimostrare la nostra linearità perché tanti di loro sono sgomenti per un percorso di evoluzione che si è interrotto e sono convinto che voteranno per noi», afferma Letta parlando del dialogo con i pentastellati. 

Ore 22.06: "L'ultima settimana di campagna elettorale, quella dal 18 al 25 settembre, sarà decisiva", dice Letta parlando della rincorsa verso il giorno del voto. 

Ore 22.05: "Non ci sono veti riguardo alle alleanze - spiega Letta a chi gli chiede se anche Renzi sarà nella coalizione di centrosinistra - Noi ci alleiamo con chi porta valore aggiunto, con chi vuole entrare senza pregiudizi". 

Ore 22.01: "Grazie all'evoluzione del movimento 5 stelle e al Pd - le parole del leader dem - abbiamo fatto nascere il governo Draghi. I cinque stelle che hanno lavorato con noi hanno dato vita ad un governo fondamentale per la la vita ed il futuro del Paese".

Ore 21.54: "Mi aspetto molto dalla Toscana - dice Letta sul palco - perchè è la dimostrazione di un'Italia bella, coesa, un'Italia dei diritti. Il mio auspicio è che sia la prima a seguire il nostro progetto. Sono contento di cominciare da qui la strada che ci porterà al 25 settembre".

Ore 21.35: "E' una campagna elettorale strada per strada - ha scritto Letta su Facebook presentando la serata di San Miniato - Ad agosto nelle città semideserte, in periferia, a parlare con chi in vacanza non potrà andarci".

Ore 21.32: ad accogliere Letta tutti gli esponenti Dem della zona, a partire dai sindaci del Comprensorio dove i Comuni (San Miniato, Santa Croce, Castelfranco, Montopoli e Fucecchio) sono tutti a guida centrosinistra.

Ore 21.31: c'è attesa per l'intervista al segretario Letta, che di fatto apre la campagna elettorale del pd dal palco di San Miniato. 

La campagna elettorale 

Una serata importante dunque in una campagna elettorale lampo in vista dell'appuntamento con le elezioni politiche del 25 settembre. Un percorso a tappe serrate dopo la caduta del Governo Draghi. Sono intanto ore frenetiche queste di fine luglio nei partiti e nelle coalizioni in vista di settembre, con accordi e ipotesi di alleanze. 

La Festa dell'Unità

Per la Festa dell’Unità e per il Pd, la presenza del segretario nazionale – annunciata dal giugno scorso in data da definire - proprio nell’ultimo scorcio kermesse, e in questo clima politico, è un colpo messo a segno di notevole portata. Che conferma anche il ruolo che questa festa ha avuto negli anni, essendo stata in passato anche evento regionale e non essendo nuova alla presenza del leader del partito.