Le elezioni regionali 2020 in Toscana, il gioco dell’oca dei candidati

Centrodestra: Lega nel mirino di Forza Italia e di ‘Fratelli d'Italia’. Ceccardi: "Se Salvini chiama, io rispondo presente". Già in campo Giani

Eugenio Giani e Susanna Ceccardi, confronto a La Nazione

Eugenio Giani e Susanna Ceccardi, confronto a La Nazione

Firenze, 29 dicembre 2019 - Ufficialmente va tutto bene. Sostanzialmente nel centrodestra toscano i maldipancia, non tanto per le abbuffate natalizie, si stanno accentuando. La bussola è in mano alla Lega che deve indicare la strada maestra da seguire per la sfida al centrosinistra nelle elezioni della prossima primavera in Toscana.

Ma mentre il dem Eugenio Giani ha già iniziato la campagna elettorale (ha incontrato Verdi, Più Europa e Italia dei valori e vorrebbe fissare un appuntamento entro la fine dell’anno anche con i ’dissidenti’ della sinistra) nel centrodestra un candidadato ancora non c’è. Salvini vuole decidere e vuole che la Toscana sia "liberata dal sistema rosso di potere".

La scelta nello scacchiere delle candidature spetta a lui. Ma le settimane passano e anche se il tempo davanti è molto (si voterà molto probabilmente a metà maggio) la coalizione inizia a fibrillare. Anche se tutti i protagonisti, appunto, dicono che si sta dialogando e che i contatti sono fitti e proficui.

"Non stiamo assolutamente perdendo tempo - sottolinea Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, vicinissimo a Giorgia Meloni - stiamo lavorando al programma". E tutti insieme "condividiamo i capisaldi". Fratelli d’Italia proprio per evidenziare l’unitarietà proporrà "tra gennaio e febbraio una grande convention per parlare al nostro popolo dei progetti per i prossimi dieci anni" annuncia Donzelli.

In verità più in Forza Italia, ma anche tra le donne e gli uomini di FdI, crescono i dubbi e gli interrogativi. Si sta facendo il percorso migliore per battere il centrosinistra? Saranno messe in campo le forze migliori e i nomi più adeguati a giocarsi una partita storica per la Toscana? Dito puntato sulla Lega.

Forza Italia rivendica come FdI di essere partito più radicato sul territorio e di avere una classe dirigente più formata. Ma la scelta, come detto è in mano alla Lega tanto che anche Berlusconi recentemente ha detto: "Appoggeremo fedelmente le scelte e i nomi che farà Salvini".

Appunto, che candidato metterà in campo il "Capitano"? Nomi autorevoli e forti come la sfida richiede? I dubbi tra Fratelli e azzurri ci sono anche se tutti escludono a priori l’ipotesi "desistenza". Il coordinatore della Lega in Toscana Daniele Belotti non ha dubbi: "Non siamo a giocare a figurine, vogliamo vincere e liberare la Toscana".

I nomi? Al momento i soliti più gettonati: Susanna Ceccardi, europarlamentare, ex sindaco di Cascina e il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna. La "leonessa" pisana è pronta a scendere in campo: "Se Salvini chiama, dico presente" dice senza timori o pretattica.

E ancora: "Fare il presidente della Regione è difficile come fare la mamma, e io la mamma la sto facendo molto bene...". Pronta anche l’offensiva a Giani: "Rappresenta la vecchia politica - sottolinea - lui era nel Psi quando io nascevo... non credo che sia il segnale del rinnovamento che i toscani si aspettano". E giù con la sfida sugli immigrati: "La gente di Toscana sa come la penso. Giani? Molti non lo conoscono nemmeno e nemmeno sanno cosa pensa". © RIPRODUZIONE RISERVATA