Elezioni in Toscana, ecco quattro sfide calde

Si vota il 3 e 4 ottobre per il rinnovo dei consigli comunali e l'elezione dei sindaci

Elezioni amministrative

Elezioni amministrative

Firenze, 29 settembre 2021 - Domenica 3 ottobre e lunedì 4 si vota per le elezioni amministrative anche in Toscana. Ecco quattro sfide calde per diversi motivi.

La guida al voto amministrativo in Toscana

Cinque liste dopo il "terremoto" A San Vincenzo è tutti contro tutti

Chi vincerà la sfida a San Vincenzo? Ci sono cinque liste in lizza in un Comune che ha meno di 7mila abitanti, ma che è al centro dell’attenzione perché, banalmente, gli interessi in gioco sono determinati da un comparto turistico che fa oltre un milione e centomila presenze ogni anno, più di Viareggio. Dopo l’indagine della guardia di finanza che a marzo portò all’arresto del sindaco Massimo Bandini per una serie di ipotesi di reato che coinvolgono anche imprenditori edili e professionisti, ora potrebbe interrompersi la tradizione di 70 anni di governi di centrosinistra. Ma le previsioni sono dificili. E arrivano i big, dal ministro Garavaglia, all’ex ministro Delrio, tutti cercano sponsor per la campagna elettorale.Tutti parlano di cambiamento, per rimarcare una discontinuità dalla precedente amministrazione. In particolar modo la lista Officina con Paolo Riccucci che ha puntato molto sulla necessità di trasparenza e legalità. Ma anche il Pd ha candidato a sindaco Elisa Cecchini che nella scorsa legislatura era all’opposizione con una lista civica. E poi di cambiamento parlano anche Davide Lera (centrodestra) e Luca Cosimi che ne fa una bandiera con ’Svoltiamo’. "San Vincenzo perde 70 residenti all’anno – spiega Cosimi – dobbiamo cambiare velocemente per non veder morire il paese". Ma poi ci sono anche proposte pratiche come quella di Guido Cruschelli che, forte della sua esperienza come dirigente comunale e della Regione, assicura di poter rimettere rapidamente in moto la macchina amministrativa e dare impulso al turismo. Elisa Cecchini ritiene che San Vincenzo non possa vivere in isolamento rispetto agli altri Comuni della costa: "in questa campagna elettorale abbiamo voluto dare il senso di quanto siano importanti e utili i rapporti istituzionali con gli altri comuni". «È il momento decisivo per rompere il sistema di potere che ha governato malamente il territorio: è questa l’occasione storica affinché un progetto libero possa diventare forza che cambia il futuro", dice Davide Lera. (Luca Filippi)

La battaglia di Altopascio

Due costole della stessa provincia, cinque comuni in tutto - Altopascio, Pieve Fosciana e Piazza al Serchio in Lucchesia, Seravezza e Massarosa in Versilia - . Cinque comuni che a giorni rinnoveranno sindaco, giunta e consiglio comunale. Ad Altopascio l’uscente Sara D’Ambrosio, sostenuta da due liste civiche “Sara D’Ambrosio sindaco” e “Viviamo Altopascio”, poi da Pd e Socialisti Europa Ambiente dovrà vedersela sia con Maurizio Marchetti, sindaco per quattro mandati in passato, sostenuto da tre liste civiche, “Noi Badia e Marginone”, “Spianate 1494”, “Ora“, poi da Lega e Fratelli d’Italia, che anche con Giovanni Matteo Tori, sostenuto invece dalla civica “Liberaltopascio“. A Pieve Fosciana Francesco Angelini, area centrosinistra, è in lizza per il terzo mandato da primo cittadino: a suo sostegno la lista “Unione Democratica Pieve Fosciana“. Dovrà vedersela con Iolanda Turriani (area centrodestra) che si candida con la lista “Per la Pieve e le sue frazioni“. A vedersela invece non tanto contro un avversario politico, quanto contro il quorum da raggiungere è, a Piazza al Serchio, Andrea Carrari, che tenta il bis e che si presenta, come unico candidato sindaco, sostenuto dalla lista civica “Un futuro per Piazza al Serchio“ di ispirazione di centrosinistra. In Versilia invece si vota in due comuni: a Seravezza è una corsa a tre. A sfidarsi saranno Lorenzo Alessandrini (lista Lorenzo Alessandrini Sindaco), Elena Luisi (lista Insieme-Elena Luisi Sindaco) e Valentina Salvatori (lista Creare Futuro-Valentina Salvatori Sindaca). A Massarosa invece sono quattro i candidati sindaco. Simona Barsotti (centrosinistra) è sostenuta da Partito Democratico, Sinistra Comune, Massarosa Solidale, Orgoglio Massarosa, Movimento 5 Stelle. Nel centrodestra invece due candidati: Carlo Bigongiari che oltre alla civica “Per Massarosa“ è appoggiato da Lega e Forza Italia, mentre l’altro candidato di centrodestra, Alberto Coluccini, è sostenuto dalla lista “Civica Massarosa“ e da Fratelli d’Italia. A sinistra invece la candidata sindaca è Sonia Sacchetti invece può contare sul sostegno di Rifondazione/Pci. (Cris. Cons.)

Sfida bollente a Montevarchi

Cinque anni fa furono gli emblemi di una Caporetto in cui il centrosinistra, dopo aver perso l’anno prima il capoluogo Arezzo, lasciò sul terreno anche la seconda città della provincia, Montevarchi, e la quinta Sansepolcro. Una rivoluzione in cui il Pd rimise anche il controllo della Provincia (la cui presidenza è andata proprio alla ricandidata sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini) e anche alcune partecipate. Adesso è il centrodestra che gioca in difesa, nel senso che mira a confermare il boom del 2016, mentre il centrosinistra prova a riconquistare almeno una delle due roccaforti perdute. La partita più prestigiosa è, inutile dirla, quella di Montevarchi, dove si gioca senza risparmiare mezzi, dal mercato presidiato, ai social in cui volano veleni, come l’indagine risalente agli anni ’90 della Finanza sul candidato del centrosinistra, il noto tenore Luca Canonici, accusato di aver spostato la residenza fiscale ad Andorra, cui lui replica minacciando querele e sfoderando l’esito dei processi da cui è uscito indenne. La partita è quantomai incerta, anche se Silvia Chiassai in cinque anni ha radicato il suo consenso, ma il nome di Canonici, appoggiato anche dai cinque stelle pesa. Un ballottaggio fin dal primo turno, perchè candidati non ce ne sono altri. Tutt’altra situazione a Sansepolcro, dove il centrodestra si è spaccato in due: Lega e Forza Italia per Fabrizio Innocenti, Fdi, che sprizza veleni su questo nome e schiera Laura Chieli. Se ne potrebbe giovare l’aspirante sindaco del centrosinistra, il Pd Andrea Laurenzi, che però deve fare i conti con la concorrenza della cinque stelle Catia Giorni. Il secondo turno è quasi scontato. (Salvatore Mannino)

Assalto al fortino di Montignoso

Sono tre i Comuni chiamati al voto nella tornata elettorale del 3 e 4 ottobre nella provincia di Massa Carrara, uno sulla costa e due in Lunigiana. Il primo, il più popoloso e forse più importante sotto il profilo delle strategie politiche è Montignoso, poco più di 10mila residenti. Tre i candidati alla poltrona di primo cittadino. C’è il sindaco uscente, l’imprenditore Gianni Lorenzetti, che ha il supporto di Sinistra civica Ecologista, Partito Repubblicano Italiano, Italia Viva, Azione, Partito della Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano, Decide il popolo Montignoso e Partito Democratico. La sfidante del centrodestra è l’avvocato Manuela Aiazzi (Fratelli d’Italia), sostenuta da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia più altre forze civiche che hanno aderito al progetto. Infine c’è la lista civica ’Con te per Montignoso’ che candida l’avvocato Francesco Matteucci. Una lista che nasce dall’unione di Movimento 5 Stelle, Verdi e Montignoso Democratica oltre a componenti civiche come il comitato contro la discaricadell’ex Cava Fornace. In Lunigiana si vota a Pontremoli, dove ci sono due liste civiche per sostituire l’attuale sindaca Lucia Baracchini (centrodestra) giunta al termine di due mandati. C’è una lista di centrodestra che appoggia Jacopo Ferri di Forza Italia e una lista di centrosinistra che candida Elisabetta Sordi del Pd. Curiosità: qui Italia Viva si è schierata con Ferri (Jacopo è il fratello di Cosimo, deputato di Italia Viva). Infine si vota anche a Bagnone ed è un’elezione non programmata. Si va al voto anticipato, infatti, per il decesso del primo cittadino in carica, Carletto Marconi (centrosinistra). Due i candidati, appoggiati da altrettante liste civiche: Giovanni Guastalli, che ha l’appoggio del centrosinistra, attuale assessore, e Marco Negrari, che è sostenuto dal centrodestra. (Francesco Scolaro)