Il Pd punta sui collegi contendibili. "Candidati i più legati al territorio"

I retroscena della serata d’apertura della campagna elettorale a S. Miniato: svelata la strategia di Letta. Attesi due nomi di forze di coalizione (Renzi?) e almeno due personaggi ’paracadutati’ dal Nazareno

Il presidente del consiglio toscano Mazzeo e la segretaria toscana Bonafè

Il presidente del consiglio toscano Mazzeo e la segretaria toscana Bonafè

Firenze, 29 luglio 2022 - "Ragazzi, serve fare un grande risultato proprio qui in Toscana". Enrico Letta apre la campagna elettorale nazionale del Pd a San Miniato, mercoledì sera, e svela, a riflettori spenti, ai dirigenti locali la strategia che dovrà essere messa in campo. Subito. Doppio binario: da una parte le iniziative ’porta a porta’, dall’altra la scelta dei candidati puntando l’attenzione su quelli più legati ai territori, i cosidetti campioni di preferenze anche se le preferenze non ci sono per l’ennesima volta. Insomma in campo, una volta messi da parte i sindaci, devono scendere i big più rappresentativi con il loro tesoretto di voti. Obiettivo: dare l’assalto ai collegi uninominali contendibili. Che per la Camera sono, secondo gli analisti dem, quelli di Pisa, Arezzo, Siena-Grosseto, e Prato con parte del Mugello e di Pistoia mentre per il Senato sono Livorno-Pisa, Arezzo-Siena-Grosseto.

Letta è stato chiaro, chi corre all’uninominale lo fa senza paracadute. O vince o resta a casa. Non avrà la possibilità di scendere in campo anche nei listini del proporzionale. E allora, calcolatrice alla mano e mappa della Toscana divisa nei collegi sotto gli occhi, si punta a portare a Roma complessivamente tra i 16 e i 18 parlamentari dem secondo previsioni "mediamente ottimistiche", si dice nel Pd, alimentate dai sondaggi degli ultimi giorni.

In questo carnet si mette in conto che almeno due saranno i candidati che vengono da forze che faranno parte della coalizione. Demos e Socialisti ma anche Italia Viva? Quindi ad esempio il senatore socialista Riccardo Nencini o il senatore, leader di Iv, Matteo Renzi? Nei conti bisogna pensare anche che un paio di big candidati arriverà direttamente dal Nazareno, insomma saranno paracadutati sulla Toscana e in collegi sicuri o quasi.

Quindi si punta ad eleggere tra i 12 e i 14 dem toscani con un adeguato equilibrio tra donne e uomini. E c’è da dire che al momento i dem sono di più delle dem a testimonianza, ancora una volta, che la politica è ancora molto maschile.

Nei quattro collegi uninominali in bilico alla Camera il Pd potrebbe schierare appunto dei big radicati sul territorio come Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd in consiglio regionale, su Arezzo, e Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale, su Pisa.

Tra le certezze la candidatura del sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli. I super big: Enrico Letta molto probabilmente sarà al plurinominale a Pisa-Livorno per il Senato mentre la segretaria toscana Simona Bonafè dovrebbe scendere in campo per il plurinominale di Firenze alla Camera. Ad Emiliano Fossi sarà stato assicurato un collegio o listino sicuro per abbandonare il suo Comune, Campi Bisenzio, e lasciarlo in mano al commissario fino alle elezioni del 2023. La pisana Ylenia Zambito, new entry auspicata direttamente dal segretario Letta, e la fiorentina Caterina Biti potrebbero far parte del gruppetto delle 5-6 elette dalla Toscana. Tra le signore della politica in pole ci sono anche Rosa Maria Di Giorgi, Caterina Bini (quasi sicura), Ilaria Bugetti e Benedetta Squittieri. Si dà per scontata la ricandidatura di Luca Lotti (Camera) e Dario Parrini (Senato). Poi c’è da tener conto del nome che farà il sindaco di Firenze Dario Nardella (il suo fedelissimo Federico Gianassi?)

Sul fronte campagna elettorale, il segretario del Nazareno, ha sottolineato che devono essere organizzate molteplici iniziative: dalle periferie ai luoghi di vacanza. In primo luogo le Feste dell’Unità. Quella regionale, e non è un caso, si svolgerà a Pisa, città natale di Letta e città che nel 2023 andrà a votare. Appuntamento del 19 agosto.

Entusiasta della partenza della campagna elettorale da San Miniato il presidente toscano Eugenio Giani: "Siamo convinti che il nostro sia l’unico partito nel senso alto e bello del termine".