Elezioni, pochi scelgono i nomi. Ma si sanno già i vincitori delle sfide delle Politiche

Incerti alcuni collegi contendibili, ma per molti politici il destino è segnato. La stragrande maggioranza sceglie di indicare il voto segnando il simbolo

Un seggio elettorale

Un seggio elettorale

Firenze, 16 settembre 2022 -  Tutta colpa di Ettore Rosato, padre del Rosatellum, o dei partiti che non hanno voluto cambiare sistema elettorale? Ognuno resta della sua idea, i ribaltoni per cambiare sono posticipati alla prossima legislatura; certo è che la modalità del voto delle Politiche del 25 settembre, che daranno vita alla composizione di Camera e Senato, in base alle ipotesi più accreditate dei risultati danno già una mappa definita di alcuni candidati che saranno molto probabilmente eletti. Il mix tra maggioritario (nel collegio vince il candidato che ottiene più voti) e il proporzionale con ripartizione territoriale dei voti nazionali, può dare già delle certezze, o quasi. Restano i collegi in bilico che anche in Toscana ci sono, specialmente nell’area di Pisa e in quella aretina-senese.

"You trend" in uno studio ha calcolato i valori delle probabilità di elezione in base a 250 simulazioni del risultato delle elezioni. Ecco che esce la mappa, in mano alle segreterie dei partiti, di coloro che hanno probabilità di elezioni alta (tra 100 % e 80 %), medio alta (tra 80 e 60), media (tra 60 e 40), medio bassa (tra 40 e 20) e bassa (tra 20 per cento e 0). E così tra i candidati in Toscana alla Camera con probabilità alta compaiono Simona Bonafè, capolista Pd listino proproporzionale, collegio Firenze-Pisa; Marco Furfaro, secondo nel listino proporzionale dem nel collegio Prato-Pistoia-Mugello-Massa-Lucca; Chiara La Porta, candidata di Fratelli d’Italia, capolista al proporzionale di Grosseto-Siena-Livorno-Arezzo-Elba, Giovanni Donzelli, braccio destro di Giorgia Meloni, capolista in due listini proporzionali in Toscana.

Strada spianata probabilmente per lo spezzino e ministro Andrea Orlando (Pd) e per Andrea Barabotti, dirigente leghista toscano, capolista al proporzionale nel collegio da Massa al Mugello. Elezione pare scontata per Federico Gianassi, assessore della giunta Nardella, così come per il vicepresidente del Movimento 5 Stelle Riccardo Ricciardi, capolista in due listini proporzionali in Toscana, partita in discesa per la leghista Elisa Montemagni, capogruppo in consiglio regionale, candidata nell’uninominale di Massa. Biglietto già comprato per Roma, pare, per il trio Riccardo Zucconi (FdI), Tiziana Nisini (Lega) ed Emiliano Fossi (Pd). Idem per Deborah Bergamini, sottosegretaria e candidata di Forza Italia, e Francesco Bonifazi, braccio destro di Renzi.

Con probabilità medio-alta gioca la partita degli ultimi dieci giorni il leghista Edoardo Ziello (uninominale di Pisa), con probabilità media il quartetto dem Andrea Romano, Caterina Bini, Tommaso Nannicini ed Enrico Rossi.

E al Senato? Probabilità alta per vecchie conoscenze parlamantari come Dario Parrini (Pd), Patrizio La Pietra (FdI), Claudio Borghi (Lega) ma anche per la nuova Ylenia Zambito (Pd). E ancora Ilaria Cucchi (Sì-Verdi) che paracadutata a Firenze, gioca in uninominale blindato (ma quanti voti le porterà via la renziana Stefania Saccardi?). Porte aperte per il Senato, secondo lo studio, anche per Paolo Marcheschi (FdI); probabilità medio alta per Silvio Franceschelli (Pd), sindaco di Montalcino e presidente della provincia di Siena, media per Manfredi Potenti (Lega) e per Massimo Mallegni (coordinatore toscano di Forza Italia). Il responsabile dell’Osservatorio elettorale della Regione Toscana, Antonio Floridia ha ricordato che nel 2018 solo una bassissima percentuale barrò sulla scheda il nome dei candidati al maggioritario (uninominale) mentre la stragrande maggioranza scelse il simbolo del partito.