Grandi elettori toscani, la Lega non cede il posto

"Uno di noi, decide Matteo", ma Fdi non molla. I nomi di Liguria e Umbria

Marco Landi (consigliere regionale della Lega e portavoce d’opposizione)

Marco Landi (consigliere regionale della Lega e portavoce d’opposizione)

Firenze, 12 gennaio 2022 - Ieri sono state nove le Regioni a scegliere i propri delegati chiamati a eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. All’Abruzzo, che li ha nominati lo scorso 27 dicembre, si sono aggiunte Lombardia, Lazio, Basilicata, Campania, Liguria (il presidente della Regione Giovanni Toti, il presidente del consiglio regionale Gianmarco Medusei della Lega e il consigliere del Pd Sergio Rossetti), Molise, Piemonte, Umbria (la presidentessa Donatella Tesei, il presidente del consiglio regionale Marco Squarta di FdI e Fabio Paparelli del Pd) e Veneto. In tutte è stata rispettata la consuetudine che vede nominati, per ogni Regione, il presidente della giunta e il presidente del consiglio regionale come espressione della maggioranza e, accanto a loro, un consigliere di opposizione. Polemiche in Lombardia per la scelta di un consigliere regionale del Movimento 5 Stelle invece che del Pd.

E in Toscana? I giochi si fanno il 18 gennaio nell’aula del consiglio regionale. Lunedì la riunione dei capigruppo ha tracciato il sentiero che porta alla nomina dei tre Grandi elettori. I due istituzionali della maggioranza sono definiti: il presidente Eugenio Giani ("Sento molto questo appuntamento" ha detto) e il presidente dell’assemblea Antonio Mazzeo, entrambi del Pd.

Dall’opposizione ancora non c’è certezza. Si guarda al risiko nazionale che si sta definendo: per ora tutto come previsto in Campania e Lazio (uno a Forza Italia e uno a Fratelli d’Italia), domani tocca alla Puglia e in pole c’è un consigliere di FdI. Quindi in Toscana ed Emilia dovrebbe toccare a un esponente della Lega. E chi del Carroccio? Bocche cucite. "Decide Matteo" dicono al gruppo leghista. Ci spera Elisa Montemagni (capogruppo) ma anche il portavoce dell’opposizione Marco Landi e il vicepresidente dell’assemblea Marco Casucci, due figure più istituzionali. Nella scelta potrebbe metterci lo zampino anche l’eurodeputata Susanna Ceccardi, vicinissima a Salvini. Fratelli d’Italia non molla e ci spera ancora, ma le possibilità stanno calando.

L.C.