Pd-Iv, caos in Toscana dopo lo stop al ddl Zan. La maggioranza in Regione traballa

Oggi manifestazioni sotto la sede del partito renziano. La coordinatrice toscana: "Sbagliano indirizzo"

Giovani a una manifestazione contro l’omofobia

Giovani a una manifestazione contro l’omofobia

Firenze, 30 ottobre 2021 - Il disegno di legge Zan viene affossato in Senato e anche a Firenze scatta la protesta del mondo Lgbtq. “Ci vediamo sotto il coordinamento provinciale di Italia Viva”, lancia l’iniziativa l’associazione Love My Way che punta il dito contro il partito di Matteo Renzi. "Perché - scrivono in un post su Facebook- la responsabilità è chiara e limpida" e "perché adesso è arrivato davvero il momento di dire basta". Sit in alle 15. Ma non solo. Manifestazione principale in piazza della Repubblica sempre a Firenze dalle 16 "contro la discriminazione di Stato".

La questione ddl Zan si innesca in una polemica politica che ha riflessi evidenti anche in Toscana: la tenuta della maggioranza Pd-Iv-Sinistra Civica ecologista che sostiente la giunta Giani. Ad accendere le polveri il tweet di Simone Bartoli , segretario regionale di Articolo Uno componente di Sce: "D’accordo con Provenzano, il voto di Iv al Senato non è solo la prova generale per il Quirinale, ma la premessa di uno scivolamento programmato verso un altro campo. Se così sarà non potrà che avere conseguenze anche nel Governo della Toscana. O no? ".

Italia Viva respinge tutte le accuse. Lo ha fatto subito dopo il voto il sottosegretario Ivan Scalfarotto (" Una vergogna che invece di lavorare a una mediazione si sia tentata la fortuna, del tutto incuranti del peso di questo azzardo sulla vita delle persone. Chi ha messo in campo questa strategia fallimentare, dovrebbe sentire tutta la responsabilità di questo disastro") puntando il dito contro i dem.

Dalla Toscana fa sentire la sua voce Alice Rossetti, coordinatrice regionale di Italia Viva: "Quelli che voglio manifestare sotto la nostra sede, hanno sbagliato indirizzo perché dovrebbero andare altrove. Su Italia Viva sono piovute in queste ore solo accuse pretestuose. Semmai il Pd ha preferito andare al muro contro muro sul ddl Zan senza provare a mediare e a portare a casa così un risultato di civiltà". E ricorda che il governo Renzi nel 2016 ha reso possibile le unioni civili con il ddl Cirinnà come dire che la sensibilità sul tema parità di genere il leader attuale di Italia Viva "l’ha sempre manifestata".

E Rossetti rilancia anche sulla questione tenuta della maggioranza regionale e questione diritti: "Chi manifesta contro di noi e anche Bartoli dovrebbero ricordare che il Pd non ha votato la parità di genere per le nomine del nuovo statuto regionale, come da emendamento di Italia Viva". E ancora: "Italia Viva è stata votata alle elezioni regionali per il programma di coalizione di centrosinistra: noi siamo rispettosi di ciò. Certo è che abbiamo chiesto a Giani un cambio di passo dopo un anno di mandato". Se mette la mano sul fuoco sulle fedeltà di Iv alla maggioranza Giani, Rossetti non fa altrettanto per il comportamento del Pd nei confronti del partito renziano: "Letta noi lo abbiamo sostenuto convintamente a Siena e abbiamo messo da parte il nostro candidato Scaramelli. Mi sembra che una volta eletto deputato Letta si sia dimenticato tutto d’un botto dell’apporto che abbiamo dato".