Cna ai parlamentari: "La caduta del Governo sarebbe il colpo finale per le aziende"

A rivolgerlo il presidente toscano Luca Tonini. Cna rappresenta 35mila aziende artigiane di tutta la regione

Il presidente di Cna Toscana Luca Tonini

Il presidente di Cna Toscana Luca Tonini

Firenze, 18 luglio 2022 – Il caos a Roma regna sovrano. E l'incertezza di Governo poi si ripercuote su regioni, città. Da Cna è arrivato un appello a a tutti i parlamentari eletti nei collegi della Toscana per "evitare in qualsiasi modo la caduta del Governo Draghi: sarebbe il colpo finale per le aziende toscane".

Luca Tonini, presidente di Cna Toscana, che rappresenta 35mila aziende artigiane di tutta la regione, ha chiesto ai parlamentari che “si impegnino fermamente per evitare quello che sarebbe uno scenario disastroso per l'economia della nostra regione e di tutto il paese. La caduta del Governo innanzitutto ci porterebbe all''esercizio provvisorio' non potendo il Parlamento approvare una legge di bilancio per il prossimo anno che è di sicuro già di per sé motivo di profonda incertezza per le nostre imprese. Ricordo inoltre che devono essere approvati circa 160 decreti attuativi relativi al Piano di ripresa e resilienza che porteranno allo sblocco di numerosi finanziamenti, che significano lavoro per le aziende con una enorme ricaduta economica. Senza contare che nella nostra Europa è in corso una guerra che chissà per quanto si protrarrà”.

Secondo Tonini “ci sono delle questioni che devono essere risolte il prima possibile - prosegue Tonini -: il problema dei carburanti, la possibile mancanza di gas e il rincaro dei prezzi dell'energia in generale, la mancanza o l'aumento dei prezzi delle materie prime. Sono necessarie risposte rapide da parte della politica, non possiamo ripartire in autunno senza un Governo ed un Parlamento nel pieno dei poteri. Pensare che le previsioni ci dicono che il Pil avrà un incremento del 3,2% nel 2022, nonostante la crisi, nonostante la guerra, non capisco come sia possibile farsi tutto questo male da soli”. Serve fare qualcosa: il tempo stringe.

Niccolò Gramigni