Centrosinistra diviso. Renzi ha in ostaggio il nono assessore

Italia Viva blocca la riforma, il Pd chiede di andare avanti

Stefano Scaramelli

Stefano Scaramelli

Firenze, 2 gennaio 2021 - Soprattutto le emergenze continue da gestire (seconda ondata Covid) stanno caratterizzando i primi cento giorni della guida del presidente toscano Eugenio Giani e della sua squadra. In secondo piano alcune poltrone da sistemare tanto che si è affacciata la necessità di varare la riforma dello statuto regionale per far entrare in giunta il nono assessore e due sottosegretari. Tutto bloccato, tutto rimandato.

Italia Viva, il partito di Renzi, di trasverso. Riforma congelata. A data da destinarsi. Il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo ha sintetizzato: «Serve largo consenso e credo che il presidente Giani saprà trovare un equilibrio. Non parliamo solo di giunta ma pure di due sottosegretari e di un ufficio di presidenza più largo e senza costi aggiuntivi. In questo momento avere più politica può servire a dare risposte migliori e più puntuali ai cittadini sia per affrontare l’emergenza sia per progettare il futuro». Il vicepresidente dell’assemblea toscana Stefano Scaramelli (Italia Viva) è stato irremovibile: «Non sono disponibile ad affrontare la discussione in merito all’incremento degli assessori e dei sottosegretari. Per noi ci sono altre priorità da discutere come il Recovery plan». Fine delle trasmissioni.

E il Pd? Il capogruppo consiliare Vincenzo Ceccarelli diplomatico, ma chiaro: «La questione va sottratta dalla polemica. Quando si parla di regole che dovranno valere per molti anni è bene procedere con cognizione istituzionale e ricercare le massime convergenze».

Critiche a Giani da «Azione» di Calenda. La voce è di Giorgio Remaschi, ex Pd, ex assessore regionale che conosce bene i meccanismi degli equilibri partitici. Questo lo scenario tracciato: «Prima è stata nominata assessore Serena Spinelli, non eletta, così come il consigliere speciale Massimo Pieri, campione di cambi di casacca. Poi è stato trovato un posto all’ex parlamentare Pd Lorenzo Becattini. Il regalo più grande all’ex consigliere Pd Nicola Ciolini: mancato l’obiettivo di Palazzo del Pegaso è stato premiato con la presidenza di Alia. Ultima in ordine di tempo, la nomina a consigliere straordinario del presidente, con delega alla Sanità e alla campagna vaccinale anti Covid dell’ex sindaco di Carrara e candidato alle regionali nelle liste di Orgoglio Toscana, Angelo Zubbani».

Giani scansa le polemiche. Ci sono altre priorità anche se ripete che il nono assesssore spetta «alla Toscana per legge». I partiti della sua maggioranza lo pressano? Lui guarda avanti e cerca di scrollarsi di dosso il peso di una variegata alleanza che gli ha permesso di vincere. Ma fino a quando?