La nomina del direttore Arpat diventa una grana politica

L'attacco di FdI: "Giani ha messo a capo dell’Arpat un dirigente a processo per deturpamento di bellezze naturali, ma il colmo è aver scoperto che il governatore non lo sapeva"

Eugenio Giani

Eugenio Giani

Firenze, 23 luglio 2021 - Della serie la mano sinistra non sa quello che fa quella destra. Ecco emergere il caso Rubellini passato recentemente dall'amministrazione di Palazzo Vecchio al ruolo di direttore generale dell'Arpat, l'agenzia regionale toscana di protezione ambientale. Tra le recenti nomine del presidente della Toscana Eugenio Giani c’è stata anche quella del nuovo direttore dell’Arpat, appunto. E’ stato scelto Pietro Rubellini, già dirigente comunale a Firenze, rinviato a giudizio per un’inchiesta sul taglio del verde. Fratelli d'Italia ha sempre criticato la scelta proprio per i “guai“ giudiziari del neodirettore che lo avevano portato ad essere trasferito ad altro settore durante il suo incarico comunale. Ed ha chiesto lumi. Dalla risposta ufficiale di Giani a interrogazione in consiglio regionale emerge che la selezione è filata via liscia secondo norme, ma che la Regione Toscana non era a conoscenza dello ’status’ di rinviato a giudizio al momento della nomina (comunque solo una condanna poteva non ammettere Rubellini alla selezione).

"Giani ha messo a capo dell’Arpat, un dirigente pubblico che è a processo per deturpamento di bellezze naturali - attacca il capogruppo di FdI in consiglio regionale Francesco Torselli - Ma il colmo è aver scoperto che il governatore non lo sapeva: ha ammesso di fare le nomine senza neanche conoscere i carichi pendenti di chi nomina".

E continua Torselli: "Rubellini è a giudizio in un processo che ha suscitato molto clamore: un procedimento giudiziario partito dalle denunce che feci – quando ero consigliere comunale – assieme ad alcuni fiorentini che si opposero al taglio degli alberi da piazza San Marco a viale Corsica. Quando ci fu il rinvio a giudizio, Nardella lo trasferì in altro settore, Giani invece lo ha premiato facendolo diventare direttore dell’agenzia regionale che si occupa proprio di ambiente. Rubellini deve essere rimosso subito”.

ll pm Gianni Tei, all'inizio di luglio, ha chiesto una condanna a due anni e mezzo di reclusione per Rubellini, già direttore della direzione ambiente del Comune di Firenze e oggi appunto direttore dell’Arpat, nel processo per gli abbattimenti selvaggi di alberi nel territorio comunale.