"Va ripensato tutto il sistema pallacanestro"

Parla Claudio Crippa: "Il futuro di Pistoia? Sarebbe un peccato non fare gruppo e lasciare che le cose spariscano"

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Crippa, il basket italiano sta vivendo un momento di grande difficoltà acutizzato dall’emergenza sanitaria. Come vede la situazione da esterno?

"Stiamo vivendo un momento unico e particolare, ma i segnali di problematiche erano già arrivati tra sparizioni e ritorni di squadre. Diciamo che il basket italiano viaggiava su livelli che non si poteva permettere".

Secondo lei quale potrebbe essere una possibile soluzione?

"Tra A1 e A2 ci sono circa 48 squadre di fatto professionistiche visto che anche in Lega due i giocatori fanno questo di lavoro. Ci vuole una diversa distribuzione della piramide. Non solo ma i costi che fino ad ora vengono sostenuti dai club sono troppo alti rispetto alla situazione economica generale del paese. Il costo del lavoro di un giocatore per un club è molto alto, per gli sponsor ci vorrebbe una deduzione fiscale. Diciamo che va ripensato un sistema che possa permettere alle società di mantenersi senza avere sulla testa la spada di Damocle di non potercela fare".

In America la situazione com’è?

"C’è innanzitutto un sistema sportivo completamente diverso che parte dalle High School, le Università e i professionisti. Leggo che in Italia sia il mondo dello sport chiede aiuti al Governo, in America non esiste che l’Nba chieda aiuti al Governo perché si tratta di una cosa a sé stante che si mantiene da sola e se non ce la fai chiudi. Sono i proprietari delle franchigie che gestiscono il meccanismo".

Tenendo conto della situazione attuale che non riguarda solo l’Italia, ma tutto il mondo che mercato si aspetta per questa stagione?

"Un mercato più semplice. La Nba riprenderà a fine luglio e quindi giocheranno fino ad agosto o settembre per poi stare fermi in attesa dell’inizio del nuovo campionato che, se tutto va bene, ripartirà a dicembre. Se sei un giocatore border line Nba e hai finito ad agosto, magari hai la possibilità di trovare qualcosa di sicuro in Europa senza rischiare di rimanere senza squadra. Se invece sei un giocatore di G-League accetti l’offerta che ti arriva prima perché anche questo campionato ripartirà forse a dicembre, secondo perché puoi sempre guadagnare di più. Insomma stare fermi 6 o 7 mesi aspettando una ripresa dell’Nba che potrebbe slittare e una chiamata che non è detto che arrivi non credo sia la scelta migliore. Certo, quest’anno chi fa mercato deve essere bravo a cercare magari giocatori non di primissimo livello e scegliere attentamente con i pochi soldi che ci sono a disposizione".

Pistoia è sicuramente tra le società che dovrà fare grande attenzione al budget e in questo momento sta decidendo il proprio destino che non è detto sia nella massima serie.

"Pistoia negli anni ha sempre saputo quali fossero i suoi limiti e le sue possibilità. In questo momento leggo di diverse altre squadre che stanno attraversando un momento di difficoltà dove si valuta che strada prendere. Credo che una valutazione vada fatta all’interno della Lega rivedendo certi parametri e condizioni visto che negli ultimi anni si sono visti sparire squadre e giocatori durante la stagione sportiva. Pistoia deve cercare di fare squadra perché il basket è un simbolo per la città che da 35 anni fa basket di alto livello e sarebbe un peccato non fare gruppo e lasciare che le cose spariscono. L’entusiasmo, le emozioni, il passato, a Pistoia sono valori importanti che non vanno persi pur tra mille difficoltà. La situazione, tolto poche squadre, è comune a molte società perché nessuno festeggia a champagne. Dovrebbero trovarsi tra i proprietari come fanno in Nba in caso di difficoltà e insieme trovare una soluzione".

Il prossimo anno sarà sempre con i San Antonio Spurs?

"Sì il mio lavoro con il club prosegue anche se al momento è diverso visto che non ci sono campionati e che quando riprenderanno saranno a porte chiuse per cui non sarà possibile vedere le partite. Dovremo per forza trovare un modo alternativo in attesa che tutto torni alla normalità".