The Flexx, una sconfitta senza appello

La The Flexx ha perso nettamente contro Cantù evidenziando tutti i suoi limiti

The Flexx (Foto Castellani)

The Flexx (Foto Castellani)

Pistoia, 13 marzo 2018 - La partita contro Cantù dà poco margini a qualsiasi commento tanto la sconfitta è stata  meritata, ampia e senza appello. I numeri sono lì, impietosi, a mettere nero su bianco la prova dei biancorossi. E a giustificare la prestazione di Pistoia non basta dire che Cantù è troppo più forte, è sufficiente mettere a paragone i roster delle due squadre per rendersi conto di quanto il divario sia netto. Il fatto è che se giochi una partita dove subisci 59 punti in due quarti e al tiro non arrivi al cinquanta per cento in nessuna voce statistica, tutte le squadre diventano più forti non solo Cantù. E qui si torna ai santi vecchi ovvero ai limiti connaturati di questa squadra sia a livello caratteriale che tecnico.

Contro Cantù serviva una super difesa dal momento che dall’altra parte c’era il migliore attacco del campionato e invece Pistoia nel primo tempo è stata disastrosa da questo punto di vista rendendo ancora più facile la vita agli avversari. Qualcuno potrebbe dire che nel terzo periodo la squadra ha reagito tornando sotto, ma se andiamo a guardare bene la The Flexx si è avvicinata a meno 8 da Cantù quando mancavano 2 minuti alla fine del quarto. Un fuoco di paglia durato il tempo di due azioni: schiacciata sbagliata da Mian e sul ribaltamento di fronte tripla di Parrillo e di nuovo vantaggio in doppia cifra. Sia chiaro per vincere a Cantù serviva il miracolo sportivo, ma c’è modo e modo di perdere e Pistoia ha scelto il peggiore. Non essere mai in partita, prendere 106 punti e tentare un abbozzo di reazione quando ormai la gara era andata è diverso che perdere lottando punto a punto fino alla fine mettendo in campo, magari, anche un pò di garra che non guasta mai.