Una gara dai mille volti Ma il pari non è da buttare

Con la Giana Erminio un’occasione persa per conquistare i tre punti, però chiudere il girone d’andata a quota 22 non è poi così male

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Una partita che si può interpretare in tanti modi quella tra la Pistoiese e la Giana Erminio. Il più semplice: un punto è sempre meglio di nulla e alla fine visto come si erano messe le cose chiudere il girone d’andata a quota 22 punti non è poi così male. Un modo di vedere pragmatico che è senza dubbio giusto. Da un altro punto di vista si può vedere questa partita e soprattutto il risultato come un’occasione persa per prendere tre punti importanti che la Pistoiese aveva in mano fino a una manciata di secondi dalla fine e che ha gettato via alle ortiche. L’unica azione costruita dagli avversari in tutta la partita è arrivata a tempo scaduto e ha portato al gol. C’è poi una valutazione che tiene conto un po’ di tutto ovvero prendere questo risultato come un passo in avanti da parte della squadra. Qualcuno potrebbe storcere il naso visto che la gara è stata decisamente brutta, ma è proprio in partite come queste che si vede la solidità di una squadra. Una gara bloccata, ruvida, sporca, dove la Giana ha eseguito alla perfezione il suo piano partita: tornare a casa con un punto. Avversari arroccati nella propria metà campo, nessuno sbocco eppure la Pistoiese ci ha provato a giocare, ma cosa fondamentale non è sbracata, non si è fatta innervosire dall’atteggiamento degli avversari, è sempre rimasta dentro la partita.

Non era facile in queste condizioni portare a casa la partita senza grosse perdite perché alla fine chi aveva tutto da perdere era la Pistoiese che aveva, diciamo, l’obbligo di vincere non certo la Giana a cui bastava non perdere. A questo va aggiunto che gli arancioni si sono presentati senza senza Solerio e Pezzi che nel riscaldamento hanno perso Cesarini e che dopo venti minuti anche Stoppa. Mister Riolfo anche a volere provare a fare qualcosa per sbloccare la partita o trovare una chiave per scardinare la difesa della Giana non avrebbe potuto farlo, non aveva frecce nella propria faretra. Il tecnico arancione, anzi, ha dovuto tenere unita e compatta la squadra cercando di fare in modo che le energie venissero sfruttate al meglio e non disperse e anche questo non è stato facile. E’ per questo che il pareggio che a prima vista lascia l’amaro in bocca per come è maturato, alla fine è un risultato da non buttare via perché dà alla squadra la consapevolezza di saper essere quando la situazione lo richiede brutta, sporca e cattiva. Aspetti da non sottovalutare quando c’è da lottare qualunque sia l’obiettivo.

Maurizio Innocenti