Squadra cresciuta, bene l’arrivo di Fletcher

Quattro vittorie consecutive per la squadra biancorossa. E domani Tesi Group di nuovo in campo per affrontare Forlì

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di Maurizio Innocenti

Se è vero che tre indizi fanno una prova, quattro sono una certezza. E in effetti la certezza dopo la quarta vittoria consecutiva che la Giorgio Tesi Group sia cresciuta, o meglio, sia finalmente un gruppo in grado di allenarsi e giocare al completo , c’è eccome. E questa certezza non è data solo dai risultati, che chiaramente sono importanti e contano, ma dal fatto che la squadra ha oggi una faccia diversa. Non più il volto smarrito di chi nei momenti di difficoltà non sa a che santo votarsi o dove ognuno va per conto suo mandando a farsi benedire il piano partita, ma quello di una squadra che adesso ha la consapevolezza dei propri mezzi, la lucidità di rimanere nel match anche quando le cose non funzionano e che, soprattutto, si affida al gioco corale e non all’estemporaneità dei singoli. E non è un caso che tutto questo sia coinciso con l’arrivo di Tre’Shaun Fletcher che è andato a sistemare il tassello mancante della coppia di americani. E’ piuttosto evidente che in un campionato dove gli americani sono due, regalarne uno significa avere il 50 per cento di possibilità in meno rispetto agli avversari, non poter preparare durante la settimana dei giochi specifici e dover adattare il quintetto in funzione dell’assenza di un giocatore importante. In poche parole diventa difficile allenarsi e giocare. Pistoia non solo ha dovuto sopperire alla mancanza di un americano praticamente da sempre, ma ha dovuto anche fari i conti con il Covid che ha rallentato il lavoro. I giocatori sono stati encomiabili facendo di più di quanto era nelle loro corde poter fare, ma era evidente che mancasse qualcosa. Sia chiaro, non è che Fletcher sia la panacea a tutti i mali e che da adesso in avanti Pistoia vincerà tutte le partite perché è al completo, il lavoro da fare è ancora tanto non fosse altro che c’è da inserire proprio Fletcher nei giochi della squadra, però la crescita è sotto gli occhi di tutti.

E qui entra in ballo Michele Carrea e il suo staff che hanno saputo tenere bene la situazione prima e la stanno tenendo bene adesso. Contro Ferrara non era una partita facile eppure Pistoia ha dimostrato di essere più squadra, di avere qualcosa in più soprattutto a livello di gioco e di soluzioni. La partita è stata preparata alla perfezione chiudendo il tiro da tre agli avversari e in attacco variando le situazioni in modo da non dare un punto di riferimento fisso a Ferrara. E siccome gli esami non finiscono mai, domani al PalaTerme arriva Forlì, la prima della classe, la squadra ancora imbattuta e per i biancorossi sarà un altro bel gradino da dover salire per raggiungere quanto prima la migliore condizione.