REDAZIONE PISTOIA

Pistoiese, 2022 da incubo Ora si cercano schiarite

Dopo la seconda retrocessione di fila, c’è un gap di 11 punti dalla capolista. E sul fronte societario le note vicende giudiziarie non fanno stare tranquilli

Il 2022 della Pistoiese è triste dirlo, ma è tutto da dimenticare. Il bilancio è disastrosamente in rosso sotto tutti i punti di vista. Sportivamente parlando la Pistoiese è retrocessa in serie D dopo lo spareggio di Imola bissando il risultato dell’anno prima quando gli arancioni erano retrocessi e poi ripescati. La nuova presidenza in un anno ha messo sotto contratto quattro allenatori, Lopez, se pur per pochi giorni, Alessandrini, Cascione e ora Consonni; decisamente più alto il numero dei giocatori che hanno vestito la maglia dell’Olandesina, circa cinquanta, numeri da capogiro. La nuova stagione, partita all’insegna di vinciamo e torniamo subito in serie C, si è sviluppata malissimo con la Pistoiese che ha inanellato una serie di pareggi sotto la gestione Cascione che l’hanno subito messa nella condizione di dover inseguire la capolista Giana Erminio con tanti punti da recuperare. Il girone di andata si è chiuso con gli arancioni al secondo posto, ma ad 11 punti di distanza dalla prima.

Il disastro non è stato solo sportivo, ma anche societario con un bilancio chiuso con un passivo molto pesante, con le indagini che vedono coinvolto lo stesso presidente Lehmann e la sua Digimark Group, con la grana (poi risolta) degli stipendi non pagati, all’assenza dello stesso presidente passato da saltare e cantare insieme ai tifosi con tanto di maglietta personalizzata ad essere totalmente scomparso senza aver più rimesso piede a Pistoia. A questo va aggiunta la questione legata alla Omav, azienda di servizi che ha prestato i suoi servigi alla Pistoiese fino a qualche giorno fa, con un suo dipendente, ormai ex, Maurizio De Simone, indagato dalla procura di Avellino e licenziato dalla stessa società. Un evento marginale, verrebbe da dire, se non fosse che De Simone si è presentato nel corso dell’ultima conferenza prendendo la parola e parlando di fatti e circostanze riguardanti la Pistoiese che un semplice dipendente di un’azienda di servizi difficilmente avrebbe potuto sapere. Tutto questo ha gettato ancora più ombre su una proprietà che non ha mai convinto fino in fondo la città ed i suoi tifosi. Adesso inizia il nuovo anno e per la Pistoiese c’è solo da sperare che porti qualcosa di buono, in primis a livello societario. Per quanto riguarda il campo, ad essere ottimisti, il tempo per recuperare c’è anche se raggiungere la Giana Ermino vorrebbe dire compiere un’impresa, ma, come si dice in questi casi, fino a che la matematica non condanna è giusto coltivare le speranze.

Maurizio Innocenti