Pistoia-Abetone, 1400 contro la montagna

Oggi la nuova edizione della gara che mette a dura prova i partecipanti. Favorito il ruandese Simukeka

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Pistoia-Abetone vuol dire fascino allo stato puro, da quando, nel luglio del 1968 a testimoniare l’impresa solitaria di Artidoro Berti fu una vecchia cinepresa, quelle che oggi si trovano ai mercatini dell’antiquariato. Fu proprio quella coraggiosa scalata a dare vita alla Pistoia-Abetone, una delle Ultramarathon più dure al mondo, con le sue salite che strappano l’anima e le sue discese che spezzano le gambe. Da allora i traguardi sono diventati molti: 30 chilometri con arrivo a San Marcello, 50 con arrivo all’Abetone, il "quarto traguardo" riservato agli atleti diversamente abili, quello in grado di emozionare più di ogni altro, poi la 20 chilometri da San Marcello ad Abetone e la notturna con partenza dal rifugio di Portafranca e arrivo sempre nella Piazza delle Piramidi.

"Per la 50 chilometri favorito d’obbligo – scrivono gli organizzatori – il ruandese Jean Baptiste Simukeka, 1° all’Abetone nel 2017, 2° nel 2018. Attenzione a Matteo Lucchese, vincitore nel 2015, 2016 e 2019, che quest’anno però si cimenterà nel percorso di 30 chilometri, quello da Pistoia a San Marcello. Da tenere d’occhio l’ucraino Evgenii Glyva, il piemontese Stefano Velatta, il ravennate Alessandro Benerecetti e, perché no, Roberto Fani da Arezzo ed il lucchese Fabrizio Ridolfi". Solo 833 uomini e 75 donne sono riusciti per più di cinque volte a raggiungere la vetta. Tra chi ce l’ha fatta, il più anziano è stato il marescano Valerio Puccianti, all’età di 97 anni e, il più giovane il pratese Enrico Guasti, allora quattordicenne. Tra i pistoiesi vincitori si ricordano: Roberto Lotti (1976 e 1978), Carla Tamburini (1976), Carla Leporatti (1977, 1985, 1986, 1988) e Romana Colzi (1982, 1983, 1984). Il percorso consta di 31 chilometri di salita, 6 di falsopiano discendente (Le Piastre-Pontepetri) e le pendenze variano dal 7 all’11%.

Ritrovo in piazza del Duomo, a Pistoia, da dove gli atleti partiranno alle 7,30 per percorrere il tratto pianeggiante di via Dalmazia e Capostrada, per giungere a Ponte Calcaiola, da dove inizia la salita lungo la SS 66, dopo 9 chilometri si arriva a Le Piastre, poi Tafoni e Maresca per riprendere la salita per rituffarsi verso Gavinana e San Marcello con il traguardo dei 30 chilometri. Dopo tutta discesa fino a La Lima, dove inizia il lunghissimo tratto finale che porta all’Abetone. A Pianosinatico la pendenza raggiungerà il 12%, infine i massacranti tornanti che solo i più attrezzati saranno in grado di sconfiggere.

Anche la viabilità sarà messa alla prova dei quasi 1400 partecipanti alla Pistoia-Abetone. Per permettere la corsa sono previste alcune modifiche alla viabilità con divieti di circolzione e di sosta. Bisogna fare attenzione alla segnaletica di preavviso.

Andrea Nannini