Palasport per pochi, la protesta della Lega

Pietro Basciano: "Dal Governo disattese le richieste di consentire il 50% della capienza. Vogliamo risposte su Green Pass e nuove regole"

Migration

Pietro Basciano dice la sua in merito al decreto che ha definito le percentuali di afflusso del pubblico agli eventi sportivi al chiuso. "Parlando a nome dei club che rappresento come Lega Nazionale Pallacanestro, che con le sue 92 associate è la più grande lega di società del Paese – dicgiara – non posso che allinearmi alla forte delusione di tutti gli operatori del settore, di tutte le discipline sportive al coperto, per le limitazioni del decreto reso noto dal Governo".

"Alla recente riunione della serie A2 – aggiunge – ho relazionato sulle richieste che, come Lnp, in accordo col presidente di Fip Petrucci e nell’ambito delle attività del Comitato 4.0 che riunisce le Leghe, abbiamo avanzato al sottosegretario allo sport Valentina Vezzali. Le cui stesse richieste, pari al 50% della capienza per le discipline al chiuso, sono state al momento disattese dal Governo. Sono pienamente cosciente che l’andamento dei numeri dalla pandemia determinerà l’orientamento del Cts e del ministero della Salute in vista dell’autunno, ma è altrettanto fondamentale che chi fa sport venga ascoltato. A maggior ragione nel periodo olimpico, nel quale i risultati di cui il nostro Paese si va vanto è figlio dei sacrifici di chi investe, a cominciare dalle società, che oggi sono in grande sofferenza. E questo deve essere ben chiaro nelle menti di chi ci governa".

"Lnp – a parlare è ancora Nasciano – è pienamente allineata con la linea del presidente Petrucci, che sovraintende all’organizzazione dei campionati. Ritiene ancora più necessario avere in agenda al più presto un incontro con il sottosegretario Vezzali, in risposta a quanto per ora non ha trovato una data. I club attendono informazioni fondamentali sulla percentuale di afflusso negli impianti; su come vengono trattati all’interno di questo i titolari di Green Pass, i guariti Covid e i tamponati nelle 48 ore precedenti la gara; sui provvedimenti a sostegno delle società nel caso in cui la pandemia dovesse portare, nel corso della stagione sportiva, a nuove restrizioni. Ci mettiamo a disposizione, come Lega e a nome dei club, per tutte le iniziative nelle quali la nostra diffusione capillare in 13 regioni, possa risultare utile per combattere l’emergenza – conclude Basciano – consci del fatto che una unanime presa di coscienza ed adesione degli addetti ai lavori e del pubblico può rendere sicuri i palasport con quei numeri che riteniamo assolutamente sostenibili per la nostra realtà. Aiutandola a sopravvivere".