"Non credo nei modelli Contano i giocatori"

Coach Carrea commenta il rinnovo per altri due anni, con l’opzione per il terzo: "Valorizzare le risorse e i giovani. Si riparte da loro"

Coach Carrea, cosa l’ha spinta a legarsi a Pistoia per i prossimi tre anni?

"E’ il momento più basso del basket degli ultimi 25 anni. Basso non solo per quanto riguarda i soldi, ma anche per pochezza di idee e progetti per la distruzione costante della figura del capo allenatore. Io ho un interlocutore di cui mi fido e con cui lavoro da anni come Marco Sambugaro e ho fiducia nel mio staff. Insieme abbiamo parlato su come sarebbe potuta essere una serie A2 oggi e abbiamo buttato giù delle idee. A questo va aggiunto che lavorare in una piazza che ama il basket è stato un altro fattore che ha fatto la differenza".

Da dove riparte Pistoia?

"Il primo punto è valorizzare le risorse, ovvero i giovani che sono venuti dal vivaio. Del Chiaro, Querci, Riismaa e quelli che sono sotto contratto come Della Rosa e speriamo di firmare anche Wheatle che hanno accettato un riposizionamento. Si riparte da loro".

Un contratto di 2 anni con l’opzione per il terzo è sinonimo di una volontà di crescere, di portare avanti un progetto.

"Progetto è una parola spesso abusata e può voler dire sostanzialmente due cose. La prima una serie di parole e frasi fatte. La seconda è parlare di un contenuto da inserire in un percorso dove per farlo servono risorse. La nostra intenzione è di poter arrivare ad avere nel tempo una buona posizione in A2, far crescere il settore giovanile, ma servono risorse".

Che squadra avete in mente?

"Con i giocatori abbiamo parlato di valorizzazione, ma anche di ambizione. Abbiamo inserito un elemento come Saccaggi, cresciuto qui e che ha tanta voglia di contribuire a far tornare in alto Pistoia. A oggi abbiamo un gruppo che non so quante squadre di A2 possono vantare di avere soprattutto nel reparto degli esterni dove manca solo la guardia americana per essere al completo. Per chiudere il roster servirà un lungo americano di peso e un lungo italiano a anche questo reparto con Del Chiaro sarà al completo. Io non credo nei modelli, per me il basket è allenare giocatori forti e disponibili ad essere allenati. Abbiamo giovani da valorizzare, cercheremo due americani più forti possibili in base alle nostre possibilità e starà a me andare dietro ai giocatori e non il contrario".

Anche i tifosi dovranno adattarsi al progetto?

"La società dovrà spiegarsi bene ed è vero: i tifosi dovranno calarsi nella parte".

Maurizio Innocenti