Mungai deve inchinarsi all’uzbeko "Già un sogno trovarsi a Tokyo"

Il pistoiese, ora residente in Piemonte, era andato alle Olimpiadi come primo dei non qualificati

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Il sogno di Nicholas Mungai si è arrestato all’alba del percorso olimpico: nella categoria 90kg, il judoka pistoiese si è fermato al primo turno di eliminatorie, sconfitto per waza-ari dall’uzbeko Davlat Bobonov, una delle due medaglie di bronzo (l’altra è dell’ungherese Krisztian Toth). Il georgiano Lasha Bekauri ha conquistato l’oro contro Eduard Trippel (Germania).

Mungai era arrivato a Tokyo come primo dei non qualificati: l’atleta classe ’93 (28 anni lo scorso 4 luglio), 180 centimetri d’altezza, tesserato del Centro Sportivo Olimpico Esercito, ha usufruito di una continental quota. Il nostro è numero 23 del ranking mondiale. Cresciuto nel Kodokan Pistoia, ma divenuto campione con l’Akiyama Settimo (la società ove si allena) e poi con l’Esercito Italiano (è primo caporalmaggiore). Nato per caso a Poggibonsi ("I miei scelsero quell’ospedale perché praticava il parto in acqua"), ma pistoiese purosangue ("Ci ho vissuto sino a 18 anni, poi mi sono spostato a Settimo Torinese per fare judo di alto livello"), è dottore in Scienze motorie. Può annoverare due titoli italiani assoluti nel 2017 e ‘18, bronzo a Bucarest nel 2017 al Continental Open, bronzo al Gran Prix a Zagabria, altri allori e piazzamenti che l’hanno fatto salire in classifica. "Ho realizzato un sogno – aveva detto alla vigilia di Tokyo 2021 – andare ai Giochi Olimpici. Ma per come sono fatto, se vado in Giappone è perché posso giocarmela con tutti. Con il primo del ranking iridato ho sempre perso, ma lottato alla pari". Ma stavolta Bobonov è stato fatale.

Gianluca Barni