La crisi

Agliana, in Liguria arriva un’altra sconfitta. Ma la squadra di Mannelli è apparsa in crescita

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TARROS SPEZIA: Bolis 15, Gaspani, Menicocci 4, D’Imporzano, Kuntic 21, Cozma, Vignali 9, Fazio 9, Pietrini 5, Balciunas 20, Albanesi ne, Vivi. All. Bertelà.

ENDIASFALTI AGLIANA: Zita, Nesi 19, Chiti 3, Cei 2, Malevolti, Razzoli 10, Natalini, Zeneli 24, Nieri 9, Covino, Tommei ne. All. Mannelli.

Arbitri: Marco Corso di Pisa e Tommaso Cavasin di Rosignano Marittimo.

Parziali: 18-21, 35-40, 62-58.

Note: tiri liberi: La Spezia 57; Agliana 1320.

LA SPEZIA – La Tarros c’è. Viva e vegeta. Bissa il successo di Pisa e davanti ad un buon pubblico ‘espugna’ anche il PalaSprint. Ma ci vogliono due tempi per capire che se non si difende diventa tutto molto più complicato. Zeneli è un ottimo lungo sia nel pitturato che da fuori e fa la differenza in campo, con la Tarros tenuta in piedi da tanta buona volontà ma soprattutto da Kuntic. Lui è la marcia in più per tenere in piedi la barca anche perché il 3° fallo di Bolis dopo 14’ obbliga coach Bertelà a richiamarlo in panca. C’era attesa e curiosità anche per vedere all’opera l’ultimo arrivato in bianconero e Balciunas, nonostante che sia stato catapultato in soli tre giorni dall’altra parte del mondo fa intravvedere le enormi potenzialità di cui dispone soprattutto quando riacquisterà il ritmo gara. Agliana resta sempre avanti nonostante la Tarros entrata in campo dopo il riposo lungo si spenda e parecchio in difesa. Vignali recupera più palloni sotto le plance mentre Bolis si esalta dalla linea dei 6,75. Ma la freccia la mette Kuntic: tripla da 8 metri per il 50-48 del 26° e la Tarros non molla più la presa. Un paio di palle rubate lanciano altrettanti contropiedi sebbene Agliana provi a tenersi aggrappata al match. Il lituano mette dentro due triple (72-60, 35°), in mezzo tanto Vignali in difesa, e sono proprio l’ala-pivot e il play-guardia lituano con altre due triple a disegnare il solco decisivo. Domenica a Livorno La Spezia si trova di fronte un’altra gara importante per provare a scalare la classifica. Agliana invece deve ancora muovere la classifica.

Giovanni Salis