"Con la Pro Sesto è mancato lo spirito giusto"

Il capitano della Pistoiese Valiani: "Siamo una squadra giovane, dobbiamo ancora trovare la giusta alchimia. Bisogna lavorare insieme"

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La sconfitta contro la Carrarese ha lasciato il segno, speriamo che non sia troppo profondo. "Contro la Pro Sesto ci è mancato quello spirito giusto che abbiamo dimostrato altre volte – spiega il capitano arancione, Francesco Valiani – e quello spirito ci è stato tolto dalla sconfitta di Carrara. Siamo tornati nello spogliatoio consapevoli di aver giocato una grande partita eppure eravamo lì a commentare un 2-0". Tipico di una squadra giovane che non ha ancora il pelo sullo stomaco per resettare tutto e guardare avanti. "Esatto, siamo una squadra con tanti giovani, siamo nuovi e dobbiamo imparare a conoscerci e per trovare l’alchimia giusta c’è solo bisogno di lavorare e soprattutto di farlo al completo perché la situazione infortuni capitati ai giocatori più esperti non ha aiutato il processo di conoscenza. Mi dispiace non poter far arrivare la bontà del lavoro che stiamo facendo, il mister ci dà tanto e con lui si sta creando un feeling positivo. Sa quando farci rifiatare, quando aiutarci, quando usare il bastone".

Peccati di gioventù, si chiamano così solo che il campionato non aspetta nessuno. "In questo momento – prosegue Valiani – con 31 gare da giocare non guardo di certo la classifica, ma se proprio vogliamo darle un’occhiata diciamo che sono state le due ultime partite quelle negative anche se contro la Carrarese abbiamo giocato molto bene e la sconfitta è arrivata nel finale. Se domenica avessimo fatto una prestazione come si deve avremmo 9 punti e quindi pronti a dare una zampata in avanti". Una squadra giovane, con tanti elementi alla loro prima esperienza nei professionisti che dà la sensazione di non aver ancora assimilato il modulo voluto da mister Frustalupi. Il centrocampo va spesso in sofferenza e i due esterni che girano intorno alla punta centrale non sempre viaggiano all’unisono.

"Il mister non ci chiede di giocare con due esterni larghi e una sola punta – dice Valiani – ma di avere due giocatori vicini a Gucci, ma non sempre si riesce a mettere in pratica ciò che gli allenatori chiedono soprattutto e torniamo al discorso iniziale, quando si è una squadra giovane. Diciamo che dobbiamo capire che la partitella del giovedì non è uguale a quella della domenica dove ci sono una serie di variabili da tenere di conto tra cui la tensione della gara e l’importanza della posta in palio. Il mister ci dà sempre più soluzioni perché se non funziona la prima possiamo usarne altre, ma capita che quando la prima non riesce si possa essere presi dalla voglia di voler rimediare per forza".

Maurizio Innocenti