Colpo di scena: Vini Zabù rinuncia al "Giro"

Decisione di società e sponsor in attesa dei provvedimenti della Commissione disciplinare dell’Uic sul caso di doping De Bonis

(Foto Mannori)

(Foto Mannori)

Niente Giro d’Italia. Una decisione in attesa dei provvedimenti che prenderà la prossima settimana (si parla del 22 aprile) la Commissione disciplinare dell’Unione Ciclistica Internazionale in merito al caso di doping dell’atleta Matteo De Bonis della Vini Zabù. Tutto questo lo annuncia in un comunicato la società pistoiese.

"Lo sponsor principale e la società Vini Zabù hanno deciso di dare un messaggio importante al mondo del ciclismo, che sia di insegnamento per quegli atleti che ancora pensano di poter prendere scorciatoie barando. Il Team ha infatti concordato con il proprio main sponsor di non partecipare al prossimo Giro di Italia, nonostante abbia dimostrato agli organi competenti di aver adottato le più diligenti misure per combattere il doping. L’investigazione interna ha confermato la totale estraneità degli atleti e di tutto il team a qualsiasi pratica scorretta. Lo sponsor e il Team hanno sensibilizzato l’atleta De Bonis della necessità che collaborare fattivamente con gli organi inquirenti, affinché questo episodio increscioso possa trasformarsi in un efficace strumento di lotta per debellare le organizzazioni che commerciano sostanze vietate. Dalla effettiva attività di collaborazione con gli organi inquirenti dell’atleta De Bonis, dipenderà la scelta di adire o meno le vie legali a risarcimento degli enormi danni subiti. Coloro che decidono di violare i principi dello sport etico con l’assunzione di sostanze proibite danneggiano non solo loro stessi, ma l’intera squadra di apparenza (i colleghi, i membri del personale, i dirigenti sportivi e gli sponsor)".

"La nostra decisione di non partecipare al Giro di Italia – prosegue il comunicato – vuole sottolineare il pregiudizio che l’illecita condotta del singolo può arrecare all’intera squadra, con effetti devastanti per chi, invece, profonda il massimo impegno per consentire ai ciclisti di gareggiare. Un doveroso ringraziamento alla Rcs Sport per la considerazione dimostrataci con l’invito al Giro d’Italia e per aver valutato positivamente il nostro progetto di Team. La nostra rinuncia alla corsa più ambita dai ciclisti italiani – conclude la nota – è un gesto di amore verso il ciclismo. Lo sponsor, condividendo i principi istituzionali del Team, garantisce l’attuazione dei contratti di sponsorizzazione per tutto l’anno in corso".

Il ds Luca Scinto esprime sui social la sua delusione : "Rabbia, delusione e paura per un futuro mai così scuro. L‘unica cosa che voglio ora è rispetto, qualcosa che è mancato negli ultimi due mesi. Le azioni di uno hanno messo più di 30 famiglie in pericolo. Mi mancherai, Giro".

Antonio Mannori