Oltre un milione di perdita per la Pistoiese

Il bilancio evidenzia un patrimonio netto negativo di 487mila euro. Sponsorizzazione Omav con crediti d’imposta: "Passività potenziale"

Alessandro Gammieri, amministratore unico (foto Acerboni/fotoCastellani)

Alessandro Gammieri, amministratore unico (foto Acerboni/fotoCastellani)

Pistoia, 4 gennaio 2023 - Oltre un milione di euro di perdita dell’esercizio. E’ quanto emerge dal bilancio al 30 giugno 2022 dell’Unione Sportiva Pistoiese 1921, bilancio approvato dall’assemblea ordinaria (presieduta dall’amministratore unico Alessandro Gammieri, con il patron tedesco Stefan Lehmann collegato in videoconferenza) che si è svolta lo scorso 23 dicembre e reso pubblico nei giorni scorsi. Un dato decisamente preoccupante (un milione e 13mila euro, per la precisione, contro i 140mila registrati al 30 giugno 2021), quello emerso alla prima "verifica" dei conti dopo il cambio di proprietà, che fa il paio con un patrimonio netto negativo di 487mila euro. Cifra, quest’ultima, rivelata dallo stesso Gammieri nell’ultima conferenza della società: "Registriamo un passivo di 487mila euro, ammortizzabile entro il 2025 con un accantonamento di 140mila euro all’anno".

Scendendo nel dettaglio, la perdita è imputabile a un sostanziale aumento dei costi per il personale (due milioni e 100mila euro, circa 680mila in più di quelli spesi nell’esercizio precedente) e di quelli per i servizi (885mila euro, circa 320mila in più rispetto al 30 giugno 2021). In particolare, secondo la nota integrativa, la società ha provveduto a sostenere spese per 266mila euro "relativamente allo sviluppo di un’applicazione che servirà per la gestione tecnica/amministrativa della squadra, un investimento ad utilità pluriennale poiché darà origine a una riduzione dei costi di gestione. Tale investimento – si precisa – è ancora in fase di ultimazione". Insomma, un’app di cui si sa poco, se non il costo, appunto. Vedremo se nei prossimi giorni saranno comunicati dettagli in merito. Restando in tema, avrebbero contribuito ad aumentare la perdita anche precedenti pendenze della gestione Ferrari per circa 140mila euro e i costi del ripescaggio dopo la retrocessione del 2021, cioé i famosi 300mila euro a fondo perduto, non più rateizzabili a seguito della seconda retrocessione.

Continuando a scorrere la nota integrativa, emerge un altro passaggio importante: per quanto riguarda debiti tributari e previdenziali, pari a circa 465mila euro, risulterebbero "quasi completamente pagati per effetto dei versamenti effettuati utilizzando in compensazione il credito d’imposta ceduto da Omav quale pagamento di una parte delle sponsorizzazioni ricevute". Dunque una sponsorizzazione, quella che l’ormai ex società di servizi della Pistoiese ha erogato nei confronti del club, che sarebbe assai corposa. Ma che al tempo stesso ha fatto drizzare le antenne alla società di revisione Ria Grant Thornton, che nella relazione firmata dal sindaco revisore Luca Turchi ammonisce: "Omav ha ceduto alla Pistoiese crediti di imposta Ace (deduzione che corrisponde al rendimento figurativo degli incrementi di capitale, ndr ) a fronte del pagamento delle fatture di sponsorizzazione. Rileviamo che Omav sia coinvolta in un’indagine in corso da parte della guardia di finanza, relativa a falsi crediti d’imposta per interventi edilizi – si legge ancora –: non siamo in grado di valutare se tale verifica possa generare un’eventuale passività potenziale per la Pistoiese, legata alla non corretta compensazione dei credi d’imposta Ace".

Il sindaco revisore conferma poi che "il bilancio evidenzia la perdita di un milione e 13mila euro e un patrimonio netto negativo di 488mila euro, in quanto il socio ha provveduto a versamenti in conto futuro aumento del capitale sociale per complessivi 616mila euro. Esprimo parere favorevole all’approvazione del bilancio – conclude Turchi – a condizione che il socio Holding Arancione srl effettui versamenti in conto capitale per far fronte all’eventuale fabbisogno finanziario della società". Da rilevare che, nel corso dell’assemblea ordinaria, l’Us Pistoiese abbia provveduto a revocare l’incarico alla Ria Grand Thorton poiché "non sussiste l’obbligo di tali organi di controllo nonché nell’ottica di un contenimento dei costi".