Calcio rosa, il Real Aglianese fa sul serio: esposto sulla questione-arbitri

La società di Eccellenza lamenta gli arbitraggi di Montevarchi e al "Franchi" di Agliana contro il Siena. Le parole del presidente/allenatore Esposito

Ad Armando Esposito le ultime direzioni arbitrali non sono andate giù

Ad Armando Esposito le ultime direzioni arbitrali non sono andate giù

Agliana (Pistoia), 9 marzo 2020 - Proposito, non farla passare liscia. Stavolta il Real Aglianese è andato sino in fondo: la questione-arbitri deve essere risolta, una volta per tutte. La dirigenza neroverde, infatti, ha presentato un esposto al Comitato regionale toscano della Lega Nazionale Dilettanti sezione calcio femminile in merito agli ultimi arbitraggi (a Montevarchi contro l’Aquila e ad Agliana con la Robur Siena), in special modo quello relativo all’ultima gara casalinga del campionato di Eccellenza. La direzione dell’arbitro donna, tra l’altro della sezione arbitrale di Pistoia, non è andata giù a dirigenti, tecnico e calciatrici. “Ci siamo mossi perché non è possibile essere bistrattati da un arbitro che anche l’anno passato creò problemi nel corso della partita con il San Miniato Siena – sostiene il presidente/allenatore del club, Armando Esposito –. Ci hanno risposto ufficialmente che ‘la segnalazione è stata attentamente esaminata, confrontandoci tempestivamente con l’Organo Tecnico di competenza (CRA)’. Che dire, speriamo”.

Dopo le polemiche seguite a l’Aquila – Real, con tanto di grave infortunio occorso a Barollo (in attesa di sottoporsi a risonanza magnetica per valutare l’entità dell’infortunio al ginocchio), due episodi hanno fatto indispettire i componenti del sodalizio della Piana pistoiese. “Si è adoperato un differente metro di giudizio – spiega Esposito –. La nostra Martina Qafoku, validissimo difensore nel giro della Rappresentativa toscana, che rientrava da un infortunio, è stata ammonita due volte nel giro dei primi quindici minuti di gioco: per una trattenuta, avvenuta fuori area (da cui è scaturito un calcio di rigore assurdo), e per un tackle.

Espulsione per somma di ammonizioni e il giudice sportivo le ha inflitto 2 turni, invece che uno, di squalifica senza addurre motivazioni. Non si capisce perché 2, quindi. A inizio del secondo tempo, poi, Santini è stata colpita duro da un’avversaria, tant’è che è dovuta uscire dal terreno da gioco perché infortunatasi, ma l’arbitro ha evitato di sventolare il cartellino giallo. Lo stesso direttore di gara che quando chiedevamo spiegazioni minacciava me e le giocatrici di buttarci fuori, mostrando di essere autoritaria, non certo autorevole. Siamo per gli arbitri donna, ci mancherebbe, ma per gli arbitri veri, non gente inesperta mandata allo sbaraglio. Tra l’altro, Qafoku, che in passato ha sbagliato e pagato pesantemente (un paio di squalifiche per 4 giornate per proteste, ndr) non può perdere da 3 anni a questa parte, e sempre per lo stesso motivo, le squalifiche, la possibilità di partecipare al Torneo delle Regioni. Credo che certi arbitri siano prevenuti nei confronti della ragazza. E così non si fa il bene del calcio”.

Gianluca Barni