Una vittoria, l’ennesima, che si è materializzata nel primo tempo. A Pistoia non sono serviti neppure due quarti per chiudere la pratica visto che già a metà del secondo periodo si era capito che strada avrebbe preso la partita. Un’altra prova di forza, di organizzazione, di capacità di preparare le gare e di saperle leggere. Idee chiare, gioco ben definito e funzionale, un impianto dove ognuno sa cosa deve fare. Di fronte ad una squadra così per gli avversari diventa difficile trovare le contromisure, provare a mischiare le carte perché ogni volta Pistoia riesce ad anticipare le mosse, a interpretarle prima, a capire dove andrà la partita. "A parte i primi quattro o cinque minuti iniziali – dice Nicola Brienza – poi siamo stati bravi a capire che tipo di partita avremmo dovuto giocare per vincere. Lo scarto è andato via via aumentando, ma nel primo tempo siamo stati bravi a dare quel tipo di indirizzo alla gara che poi ci ha permesso nel secondo tempo di controllarla e di poter portare a casa la vittoria". La forza di una squadra, la capacità di far sentire ogni giocatore parte di un sistema, di un gruppo unito e solido. Benetti è l’esempio lampante. Appena arrivato dopo tre partite è già parte della squadra, è già uno del gruppo. "Ci avvantaggia il fatto di avere un vissuto insieme – ammette il tecnico biancorosso – con molti del gruppo è il secondo anno e questo alla lunga dà dei dividenti. Stiamo crescendo, stiamo facendo un buon lavoro e siamo consapevoli di quelle che sono le nostre caratteristiche. In questa partita siamo stati in grado di leggere cosa voleva fare San Severo ed a reagire nella maniera corretta. Ora – conclude – testa al prossimo impegno". Pistoia dopo due trasferte di fila torna di nuovo al PalaCarrara per la sfida contro Udine, una partita che ha bisogno di poche presentazioni che i biancorossi affrontano da prima della classe. Una posizione più che meritata e che la squadra ha tutta l’intenzione di continuare a mantenere. Maurizio Innocenti