Blu, Tea Pellitteri secondo libero

A Quarrata formato il sestetto si lavora al completamento della rosa La giocatrice ex La Fenice

Completato il sestetto, ecco il contorno. Di lusso. Il direttore generale Francesco Tempestini non si ferma più: stavolta ha regalato il secondo libero al suo Blu Volley Quarrata. Il secondo libero della rosa-giocatrici di serie B1, affidata a coach Davide Torracchi. La vice di Francesca Chiti. Lo ha fatto ingaggiando la 24enne Tea Pellitteri, nell’ultima stagione in B2 con il Pistoia Volley La Fenice. Nata a Carmignano il 23 aprile 1996, lontane origini agrigentine, ha iniziato a giocare da ragazzina: alta 167 centimetri, i suoi primi passi nel volley sono stati come banda. A 16 anni ha lasciato Carmignano, vivendo un paio di annate a Prato. Poi Calenzano, ove ha conquistato il secondo posto regionale toscano nel campionato under 18 e vinto la Prima Divisione fiorentina. Un brutto infortunio e ancora a Pieve a Nievole in D, sempre da attaccante. Poi il cambio di ruolo: da schiacciatrice a libero. Dopo un anno al Progetto Volley Bottegone di Athos Querci in Prima Divisione, ha trascorso tre stagioni, con due tornei di serie C e uno di B2, a Pistoia. Neolaureata in Educazione e Formazione, vorrebbe insegnare all’asilo, ma intanto si prepara seguendo le bambine dell’S3 (l’ex minivolley) de La Fenice. E lavorando per un’azienda tedesca. "Il mio obiettivo per la prossima stagione è crescere come libero, allenarmi e dare una mano alla squadra – sono le sue prime parole da atleta mobiliera –. La rosa che i dirigenti quarratini stanno allestendo è importante e mi sento come una under chiamata in prima squadra, data la mia poca esperienza in categorie nazionali e anche nel mio ruolo rispetto alle altre pallavoliste. Ho accettato la proposta del Blu Volley perché era un’occasione più unica che rara allenarmi con Francesca Chiti e l’assistente-tecnico, ex grande libero, Francesco Pieri in specifiche sedute. È un’ottima opportunità per continuare a imparare". Ha giocato e allena alla scuola di Claudio Caramelli: sudore e fatica. "Ho iniziato a giocare a 10 anni e mi sono subito innamorata della pallavolo perché adoro stare in gruppo".

Gianluca Barni