Il ritiro di Kobe Bryant, l'icona che ama Pistoia

Un legame che risale a quando Joe, padre della leggenda dei Lakers, giocava qui

Kobe Bryant a Cireglio nel luglio 2013 (foto Agipress)

Kobe Bryant a Cireglio nel luglio 2013 (foto Agipress)

Pistoia, 1 dicembre 2015 - Kobe Bryant, o Black Mamba, come il serpente velenoso. basta la parola. Kobe, uno dei più grandi di sempre, per anni il migliore, dice basta, è finita. Addio alla pallacanestro. Questa sarà l'ultima stagione in Nba e, a chi ha provato a chiedergli se avrebbe tenuto fede al suo desiderio di chiudere la carriera in Italia, ha risposto chiaramente che il suo corpo gli ha detto stop.

Kobe ha 37 anni, ma più che l'età ha potuto la salute. Il fisico. La guardia - cinque titoli Nba, due ori olimpici - alla fine si è arreso soprattutto per l'infortunio al tendine d'Achille, che lo ha costretto a un lungo stop. E oggi, nel giorno in cui il mondo del basket si commuove pensando a un idolo amatissimo, è il giorno giusto per ricordare che Kobe ha un legame speciale con la Toscana, con Pistoia in particolare.

Figlio d'arte, quando il padre Joe chiuse la carriera passando dallo Stivale (giocando  - nel mezzo alle due Reggio, Calabria e Emilia - anche a Pistoia) Kobe era piccolo e respirava l'aria della provincia pistoiese. Non per nulla un paio d'anni fa passò di qui, anche perché l'abitudine di una vacanza in Italia è per lui quasi annuale, e volle rivedere Cireglio. Ma lo hanno avvistato anche a Firenze, Pisa, Montelupo. A Cireglio, nel 2013, si fece una foto davanti al cartello stradale, poi vide le condizioni del campo sportivo e rimproverò tutti. "Va rimesso a posto". Il campione icona dei Los Angeles Lakers volle rivedere la sua casa, si fermò anche per due chiacchiere al bar. Chissà che adesso, magari con più tempo libero, il suo amore per Pistoia e la Toscana non lo porti più spesso dalle nostre parti. 

Lu.Bo.