Basket, l'aprile caldo dei Moretti: papà allenerà Pistoia, il figlio si gioca l'Ncaa

Una famiglia con la palla a spicchi nel destino: gli Usa ai piedi del primogenito di Paolo, Davide, che gioca a Texas Tech

Paolo Moretti, a destra, con Davide ai tempi di Pistoia (FotoCastellani)

Paolo Moretti, a destra, con Davide ai tempi di Pistoia (FotoCastellani)

Pistoia, 3 aprile 2019 - Ci sono momenti in cui i destini e le vite di padre e figlio si intrecciano, magari anche se uno lavora in Europa e l'altro è Oltreoceano. E' così per Paolo e Davide Moretti, padre e figlio di una famiglia che ha la palla a spicchi nel destino. Paolo, 48 anni, originario di Arezzo, è un nome della nobiltà del basket di Serie A. Giocatore di una Virtus Bologna rimasta nella storia, poi allenatore di tante squadre, anche e soprattutto toscane.

Davide, 21, ha capito fin da piccolo che il parquet sarebbe stata la sua vita. Troppo forte l'esempio del papà che pure non lo ha mai condizionato nella sua scelta. Ora Davide si gioca il titolo Ncaa nelle Final Four con la sua università, Texas Tech, lui che come sempre più giovani cestisti italiani fanno ha scelto di formarsi e di crescere negli Stati Uniti. In quel basket universitario il cui atto finale, le Final Four appunto, sono seconde solo al Superbowl del football come importanza mediatica in America.

Due grandi nomi del basket, un'unica dinastia che in questi giorni si giocano un pezzo della loro carriera. Sabato 6 aprile le semifinali delle Final Four Ncaa a Minneapolis. E nella notte italiana, alle 2.30, tra sabato e domenica, Davide scenderà in campo con Texas Tech contro Michigan State all'Us Bank Stadium.

Saranno ore cruciali anche per Paolo, che ha appena accettato una missione impossibile tra quelle che ha intrapreso come allenatore: salvare la OriOra Pistoia dalla sua stagione zoppicante e provare a evitare la retrocessione nelle sei partite che rimangono prima della fine della regular season.

Il coach sarà in panchina domenica in trasferta con la squadra toscana in trasferta proprio contro la Virtus Bologna, per un incredibile scherzo del destino. Non potrà essere a fianco del figlio ma rimarrà, c'è da giurarci, sveglio in una notte importantissima per la carriera dell'erede. 

Una storia, quella dei due, che si incrocia proprio a Pistoia: durante la prima esperienza di Paolo alla guida del team toscano, Davide esordì con la maglia pistoiese allenato dal padre. Era l'ottobre del 2014, Pistoia giocava in casa con Cremona, Davide aveva poco più di 16 anni ma era già un prospetto interessantissimo, nel giro delle nazionali giovanili e appunto a roster con l'allora Giorgio Tesi Group.

"Alzati, tocca a te": nel basket quando un allenatore vuole pronunciare questa frase di solito non dice una parola ma indica il giocatore, che scatta in piedi dalla panchina. Quel giorno, quel gesto, fu speciale per entrambi, padre e figlio. 

Professionalmente i due si separarono dopo quella stagione. Davide andò a Treviso con ottimi risultati. Nel 2017 la scelta, saggia, di migrare negli Usa per crescere ancora di più, come giocatore e come uomo. Una scelta non sempre facile, a migliaia di chilometri da casa. Texas Tech, università dalla grande tradizione cestistica, lo prende a bordo. Il resto è storia di questi giorni. Davide cavalca il torneo, il famoso "gran ballo" delle migliori 64 università della nazione, con grandi prestazioni, fino a quella, da protagonista con cui conquista insieme al team le Final Four. 

Nel ritiro della OriOra Pistoia a Bologna sabato notte il computer di Davide Moretti sarà acceso per vedere il figlio in diretta. E collegata ci sarà anche mamma Mariolina, che insieme al marito Paolo era volata in Usa nei giorni scorsi per vedere dal vivo il figlio nel cammino verso le Final Four. La finale, eventualmente, è nella notte tra lunedì 6 e martedì 7 aprile. Ma per quella c'è tempo.