Pistoia Basket, dichiarazioni choc: Capecchi indagato dalla procura federale

Parole di fuoco pronunciate dopo la partita contro Pesaro: «Ci sono giocatori pagati da altre società». Ora il presidente rischia una squalifica

Massimo Capecchi (Acerboni/Castellani)

Massimo Capecchi (Acerboni/Castellani)

Pistoia, 22 gennaio 2019 - Le parole pronunciate in sala stampa dal presidente del Pistoia Basket Massimo Capecchi al termine della partita contro Pesaro, hanno avuto una eco piuttosto rilevante tanto da finire di fronte alla procura federale che ha aperto un’indagine. Capecchi al momento non ha rilasciato nessuna dichiarazione in merito ribadendo che «Ciò che avevo da dire l’ho detto domenica sera». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il metro arbitrale tenuto dai tre in grigio durante tutto il match con una serie di decisioni che non hanno convinto del tutto.

La discrepanza tra i tiri liberi assegnati a Pistoia (16) e quelli invece dati a Pesaro (33) dà il senso di quanto sia successo in campo in una partita giocata punto a punto e decisa solo nei secondi finali. Da qui la voglia di chiarezza da parte del presidente Capecchi che ha apertamente chiesto un «Rispetto che non c’è stato e questo non è tollerabile. Se dobbiamo retrocedere vogliamo farlo sul campo lottando ad armi pari fino alla fine. Giochiamo in un campionato dove ci sono squadre che giocano a fasi alterne perché i giocatori vengono pagati una volta sì e una no, altre che hanno giocatori pagati da altre società. Noi siamo poveri, ma onesti e vogliamo che ci venga dato il rispetto che meritiamo». Parole di un certo peso che denunciano uno stato delle cose che è sotto gli occhi di tutti e non da ora, ma al quale nessuno pare voler porre rimedio.

Capecchi adesso verrà convocato dalla procura federale e ascoltato dopo ci sarà la decisione che con tutta probabilità finirà per essere una squalifica. C’è da dire che le parole del presidente del Pistoia Basket non sono state pronunciate a caso, né tanto meno si possono catalogare come uno sfogo al termine di una partita persa, ma come una volontà di portare alla luce un malessere che era stato taciuto fin troppo. Come finirà questa storia lo sapremo solo nei prossimi giorni così come scopriremo quello che comporterà una esternazione come quella avuta dal presidente biancorosso. Quello che è certo è che siamo di fronte a un momento decisamente molto delicato dettato dalla classifica e dallo spettro di una retrocessione che sicuramente non porterebbe dei benefici né alla società, né alla città.