Pistoia-Abetone, torna la grande classica. E Valerio "corre"... a 97 anni

Il record di Valerio Puccianti. Anche quest’anno non rinuncerà

Valerio Puccianti alla Pistoia-Abetone

Valerio Puccianti alla Pistoia-Abetone

Pistoia, 30 giugno 2019 - Compirà 97 anni il 3 luglio. Ma intanto oggi si cimenterà in un’impresa che per lui è divenuta un appuntamento fisso. Valerio Puccianti, alle 7, partirà a piedi da San Marcello e percorrerà la seconda parte del tracciato della Ultramarathon Pistoia-Abetone, di cui rappresenta il più anziano iscritto, fino al Passo.

Da tre anni ha optato per questo percorso più breve, e comunque di circa 20 chilometri perlopiù in salita, che affronta camminando, col suo bastone. Ma in passato, anche già ultraottantenne, ha affrontato per ben 12 volte l’intero tragitto, anche in meno di 8 ore. Molte di più, però, sono le corse da lui disputate: ben 1666, la maggior parte in Francia, dove vive.

Valerio è originario di Bardalone, ma da ragazzino si trasferì a Maresca. È stato un partigiano della brigata Bozzi. Fatti 18 mesi di militare, fu richiamato al lavoro alla Smi di Campo Tizzoro , che era al servizio bellico: ma dopo qualche mese entrò nella Resistenza. Tanti i ricordi di quel periodo: «Una cosa che mi è rimasta molto impressa – dice – fu quando, tornando da Montecassino, passammo da un villaggio, dove i tedeschi avevano eliminato tutti gli uomini e bruciato il bestiame. Le donne, nonostante la miseria, ci offrirono delle uova e del latte».

Finita la guerra, però, fu costretto ad emigrare. «Per me non c’era più possibilità di lavoro qui – racconta –. Dopo essere stato in Svizzera e Germania, trovai lavoro come operaio professionale a Parigi, alla Citroen, dove sono rimasto per trent’anni e due settimane, fino alla pensione». E nella capitale francese abita tuttora. In estate, però, torna a Maresca, anche per partecipare ad alcune gare podistiche. «Iniziai a correre a 29 anni – ricorda – poi dovetti emigrare e smisi: i turni di lavoro erano molto lunghi e nei momenti liberi facevo nuoto. Con gli scioperi del ’68, però, la giornata lavorativa fu ridotta e allo stesso tempo si sviluppò la moda delle corse con centinaia partecipanti. Fu allora che ricominciai a correre, anche se pensavo di non esserne capace..».

E invece è stato un susseguirsi di imprese: dalle più corte, come i 14 chilometri e 220 metri percorsi in un’ora a 65 anni, fino alla 24 ore, che ha disputato 25 volte. Ha corso inoltre 94 volte la maratona, di cui 27 quella di Parigi. «Che bella soddisfazione quando finii per la prima volta la 100km a Laroche-Migennes» ricorda Valerio che oggi, scortato da una delegazione di amici dell’Anpi montagna pistoiese , fra cui la presidente Rita Monari, è pronto per un nuovo traguardo. «Dopo tutta quella salita, arrivare all’Abetone è una grande soddisfazione» commenta. «Per Valerio è una giornata di festa – dice Rita Monari –: lo accompagniamo volentieri in questa impresa che lo rende felice. Chi vorrà unirsi a noi sarà il benvenuto». Ma come fa Valerio a mantenersi così in forma? «Cammino tanto, cerco di farlo tutti i giorni per un minimo di 5 chilometri– spiega– quando sono a Parigi vado in un parco vicino a casa o al Bois de Vincennes. Il sabato mattina, poi, mi trovo con alcuni amici e andiamo al Bois de Boulogne. Qui a Maresca, in genere, parto da casa e faccio andata e ritorno da Gavinana: circa 12 chilometri. L’alimentazione? Beh, cerco di non esagerare con i grassi e lo zucchero, ma senza privarmi di niente. E non bevo alcolici forti».