"Dulan la sposa", al Manzoni il dramma noir della Mazzucco

Diretto (e interpretato) da Valerio Binasco, sarà in esclusiva regionale a Pistoia il 3 e 4 dicembre

Valerio Binasco e Cristina Parku in "Dulan la sposa" (foto Luigi De Palma)

Valerio Binasco e Cristina Parku in "Dulan la sposa" (foto Luigi De Palma)

Pistoia, 1 dicembre 2022 - Un’esclusiva per la Toscana che porterà sul palco del Teatro Manzoni (sabato 3 dicembre ore 21 e domenica 4 dicembre alle 16) un testo dell’amata scrittrice Melania Mazzucco nato come radiodramma nel 2001. Oggi quel testo prende le sembianze di uno spettacolo dal titolo «Dulan la sposa», nuova produzione del Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale con la direzione di Valerio Binasco, presente anche in veste di attore a fianco di Cristina Parku e Mariangela Granelli. Proposto nella Stagione 22-23 dello Stabile di Torino lo scorso ottobre nella sua prima trasposizione per il palcoscenico, «Dulan la sposa» è la storia di una coppia in luna di miele su una nave, tormentata dal fantasma di una ragazza trovata morta nella piscina del condominio eletto a loro nuovo domicilio. Dialogo dopo dialogo, tra loro emergono inquietanti interrogativi: chi era quella giovane donna? L’uomo la conosceva? Si è trattato di un suicidio o di un atto violento? In questa spirale di domande e congetture l’immagine di una sposa orientale si insinua all’interno della storia.

Valerio Binasco, dal 2018 direttore artistico del Teatro Stabile di Torino, è considerato tra i più autorevoli esponenti della scena teatrale italiana, come testimoniano anche i numerosi premi ricevuti (cinque premi Ubu, due premi dell'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, un premio Le Maschere del Teatro Italiano, un premio ETI Gli Olimpici del Teatro, un premio Linea d'ombra e un premio Flaiano). Melania Mazzucco ha vinto il Premio Strega nel 2003 con «Vita». Da «Un giorno perfetto» è tratto il film omonimo, per la regia di Ferzan Özpetek. «La scrittura appartiene per me al principio del piacere, dunque la frustrazione è respinta dal suo orizzonte. Le difficoltà sono invece molte – scrive Melania Mazzucco –. Trovare il cuore di una storia e dover sacrificare decine di pagine o personaggi ben riusciti che però non c’entrano. Azzeccare il tono giusto di una scena. Il tempo verbale di un racconto, la prospettiva, il lessico appropriato. Ogni volta bisogna ricominciare tutto daccapo».

«Ho una forte coscienza della differenza e, per quanto posso, diffondo e divulgo, studio e lavoro sull’attività delle donne scrittrici o artiste del passato, consapevole della necessità che le donne artiste riescano a diventare “tradizione”. Non un caso letterario né un gruppo omogeneo da antologizzare come se fosse una riserva di caccia, ma voci importanti, talvolta decisive della nostra cultura, e troppo presto dimenticate o emarginate. Come scrittrice, mi gratifica scrivere una storia che significhi qualcosa per la vita di chi legge, in cui si riconosce, si ritrova, si rivela. Come donna, che chi mi sta accanto sia felice di dividere il viaggio della vita con me». I biglietti sono in vendita a prezzi compresi tra gli 8 e i 25 euro; prevendite alla biglietteria del Teatro Manzoni (0573.991609 – 27112; il giovedì aperta dalle 16 alle 19, il venerdì e il sabato dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19), oppure on line su www.bigliettoveloce.it.