Sarà un Blues ridotto, quattro sere. Primi nomi: ci saranno i Baustelle

L ’annuncio dall’organizzatore Tafuro: la data è quella dell’8 luglio, la band per la prima volta a Pistoia. Dopo i ritardi da Roma e i mancati contributi si prevede un’edizione in tono minore

I Baustelle (Ansa)

I Baustelle (Ansa)

Pistoia, 20 gennaio 2023 - La corsa verso luglio, destinazione Pistoia Blues, è cominciata e l’accelerata per tentare di recuperare il (tanto) tempo perso in burocrazia è d’obbligo. Così, ingranata la quinta, Tafuro e l’associazione Blues In lanciano il primo ospite: 8 luglio, piazza del Duomo, Baustelle. Una prima volta live a Pistoia per il trio di Montepulciano, unica data estiva in Toscana preceduta da un tour primaverile in otto date capace di incassare in tempi record già il tutto esaurito. La band - toscana, costituitasi nel 1996 – nasce proponendo una convincente amalgama di canzone d’autore italiana e francese, new wave, elettronica vintage, indie-rock e bossa nova che conquista il pubblico fin dagli esordi. Nel 2003 i Baustelle vengono premiati come gruppo indipendente dell’anno dalla giuria di addetti ai lavori del Mei (Meeting degli indipendenti) di Faenza, mentre l’anno successivo ecco l’interesse delle major nei confronti della band e l’accordo con la Atlantic/Warner. È il terzo disco, "La malavita" (2005, contenente tracce come "La guerra è finita" e "Un romantico a Milano") a confermare ufficialmente la presa del gruppo sul pubblico con la conquista del primo disco d’oro, mentre è disco di platino l’album che arriverà nel 2008, "Amen". Negli anni i Baustelle consolidano la loro presenza nei principali festival italiani, si moltiplicano le uscite discografiche e i tour. Oggi il gruppo – composto da Rachele Bastreghi, Francesco Bianconi e Claudio Brasini – torna a raccontarsi con l’ultimo disco dal titolo "Elvis", in uscita il 14 aprile.

Il festival Blues di quest’anno si dovrebbe comporre al massimo di quattro serate. Ma riuscire a compilare dignitosamente il cartellone 2023, pur potendo contare sulla consolidata esperienza di Tafuro (che questo festival lo dirige da ormai quarant’anni), non sarà impresa facile. Prima un bando di gestione che il Comune aveva annunciato di dover pubblicare, poi, alla luce delle notizie giunte da Roma – e cioè il forte ritardo dell’iter politico di riconoscimento del Blues quale manifestazione d’interesse nazionale, che avrebbe permesso di beneficiare di un contributo statale di 250mila euro – la retromarcia arrivata in tempi incompatibili con quelli solitamente contemplati dalle trattative manager-festival. Toccherà dunque a Tafuro tentare di mettere al riparo un’edizione che appariva fortemente a rischio, con la consapevolezza che per motivi di tempo e di budget grosse ambizioni non saranno possibili. I biglietti per questo primo concerto sono in vendita a partire da oggi sui circuiti Ticketone e Ticketmaster e dal 25 gennaio anche in tutti i punti vendita autorizzati.