Pistoia, ballottaggio: la delusione di Bertinelli. "E stata colpa mia"

Il sindaco uscente analizza a caldo il ko contro Tomasi: "Mi assumo completamente le responsabilità della sconfitta"

Samuele Bertinelli (Foto Castellani)

Samuele Bertinelli (Foto Castellani)

Pistoia, 26 giugno 2017 - Affida a Facebook la sua amarezza e la presa d'atto della sconfitta Samuele Bertinelli, il sindaco uscente di Pistoia battuto nel ballottaggio  che ha visto la vittoria di Alessandro Tomasi, candidato del centrodestra.

«Si sciolgono ora l'incertezza, la fatica, la tensione. Ho appena telefonato ad Alessandro Tomasi, facendogli i complimenti e gli auguri di buon lavoro _scrive Bertinelli_ Ogni passaggio elettorale è, e deve essere considerato, una festa della democrazia». Il sindaco uscente non cerca giustificazioni:  «Assumo su di me, pienamente, la responsabilità di questa sconfitta - prosegue - I partiti, i movimenti, le liste civiche della coalizione di centro sinistra possono e debbono svolgere, dai prossimi giorni, una discussione serrata ed in profondità, ma serena, senza inutili lacerazioni, orientata a delineare un nuovo cammino per le forze di progresso di questo nostro territorio. Di questo ha bisogno la città. Di questo hanno bisogno quanti credono che un mondo migliore, più civile e più giusto, inizi dai propri comportamenti di ogni giorno e dalla qualità delle relazioni che si sperimentano nella propria città».

«Ho combattuto una battaglia lineare - afferma ancora Bertinelli -, con passione civile, dedizione e impegno, esclusivamente nel nome del futuro e degli interessi generali, sempre pensando a Pistoia ed alle cittadine e ai cittadini pistoiesi. Ho sempre fermamente creduto che si fa quel che si deve, e accada quel che può. Ho perso la competizione elettorale, ma non ho perso me stesso». «A tutti coloro che hanno sostenuto la mia candidatura e il progetto politico del centro sinistra va il mio più sincero e sentito ringraziamento - conclude l'ex sindaco - Voglio dirvi: avete fatto tutto ciò che era umanamente possibile, non dovete rimproverarvi nulla. Soprattutto: continuate in ciò che è giusto. Vi abbraccio tutti, una per una, uno per uno, con fraternità e riconoscenza. Un bacino affettuoso va a tutti i piccoli che ho incontrato in questi anni: è davvero grazie a loro se sono riuscito nel tempo a rigenerare e accrescere le mie energie morali. Si apre ora una nuova fase della vita della città. Per me si apre un'altra vita».