PIstoia, 21 giugno 2014- Sono i francesi di Thales, i canadesi di Bombardier e i cinesi di China Cnr Corporation e Insigma, i gruppi a cui è stata aperta la data room di AnsaldoBreda. A rivelarlo fonti qualificate di Radiocor de Il sole 24 ore dopo il comunicato ufficiale di Finmeccanica di ieri mattina, in cui era stato annunciato che il nuovo ad, Mauro Moretti, aveva informato il Cda dell’holding sull’avvio dei processi di due diligence: attività svolte dal potenziale investitore, necessarie per giungere ad una valutazione finale sullo stato dell’azienda.

 

Si rompe così il «silenzio» lungo oltre un mese sulle intenzioni di Moretti sull’AnsaldoBreda e restano in campo per una possibile fusione nel settore trasporti di Finmeccanica praticamente le stesse aziende che si erano mosse nei mesi scorsi lungo la strada tracciata dall’ex ad Alessandro Pansa. Ieri il Cda di Piazza Monte Grappa «ha preso atto dell’informativa fornita dall’amministratore delegato e direttore generale, Mauro Moretti, relativa ai processi di due diligence in corso in AnsaldoBreda, volti a consentire — ha spiegato in una nota — a tutti i soggetti interessati di avere accesso ad ogni informazione necessaria al fine di poter esprimere concrete e definitive offerte. Sulla base di queste ultime Finmeccanica potrà effettuare le definitive scelte in merito».

 

Mauro Moretti si è messo subito a lavoro dunque sottoponendo le aziende interessate a questa «verifica strategica». Il cambio di rotta ventilato ( si pensava ad un possibile piano di risanamento) in queste settimane è stato così «smentito». Al contrario rimane aperta la strada tracciata dall’ex Alessandro Pansa, che porta ad un eventuale deconsolidamento del settore dei trasporti. Finmeccanica, nel comunicato, non menziona la controllata Ansaldo Sts, ma è difficile ipotizzare, secondo Il sole 24 ore, che un’eventuale vendita di AnsaldoBreda, società con conti in rosso, un vero fardello per il gruppo da diversi anni a questa parte, possa essere disgiunta dalla cessione della società attiva nel settore del segnalamento e dei sistemi di trasporto, che ha conti in ordine, diverse eccellenze tecnologiche e una robusta posizione finanziaria.
«RESTIAMO DELL’IDEA che è necessario sederci ad un tavolo col governo per capire la strategia di Finmeccanica sul settore ferroviario — commenta Iuri Citera segretario della Fim-Cisl —. In secondo luogo — aggiunge — è necessario un piano industriale che salvaguardi i posti di lavoro. Lo faccia chi vuole ma deve essere fatto».