Pistoia, 31 dicembre 2019 - «Sento, vedo, racconto. Il ritratto della salute». È titolo del concorso fotografico promosso dall'associazione Voglia di vivere onlus di Pistoia, insieme al Gruppo fotografico Fornaci. L'associazione Voglia di vivere dal 1989 si occupa di informare le donne malate di tumore al seno su diagnosi, terapia e riabilitazione. L'associazione da sei anni, ad ottobre, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, organizza a Pistoia la «Camminata in città» (iniziativa alla quale il concorso fotografico è collegato) con lo scopo di portare l'attenzione sulla patologia e fornire indicazioni su come riconoscerla e individuarla precocemente, permettendo di recuperare situazioni ancora prima che diventino critiche, migliorando non solo la qualità della vita, ma anche la sopravvivenza. Il concorso fotografico ha lo stesso obiettivo. A partire da giovedì 2 gennaio, per una settimana, le fotografie in gara saranno esposte al negozio Coop di viale Adua a Pistoia (inaugurazione della mostra alle ore 16 del 2 gennaio), e potranno essere votate dal pubblico. Il voto popolare, insieme a quello di una giuria tecnica, composta dalla pittrice Rossella Baldecchi e dalle esperte di fotografia Chiara Corsini e Laura Pelagatti, contribuirà a formare la classifica finale. Il concorso fotografico è promosso «un po’ per stimolare la semplice voglia di competizione, peraltro vissuta serenamente, ma soprattutto allo scopo di valorizzare il conforto terapeutico che dalla fotografia è possibile trarre», spiegano i promotori dell'iniziativa.L’associazione è nata nel 1989 da un gruppo di giovani donne, ammalate di tumore al seno, che fondarono insieme a medici e riabilitori, l’Associazione Voglia di Vivere. Fu un vero e proprio grido di denuncia e di incitamento a rompere ignoranza e solitudine in anni in cui di questa malattia si conosceva poco o nulla e, quando si arrivava dal chirurgo, il tumore era già in fase avanzata. L’impegno dell’Associazione fu dal primo momento informare su diagnosi, terapia e riabilitazione con il motto «perché nessuna donna dica io non sapevo». Patrizio Ceccarelli