Tommaso Pasquinelli, uno scrittore pistoiese per caso a Buenos Aires

Partito da Pistoia, ha girato il mondo, fermandosi in Argentina per amore: ora ecco "Alter ego", sua opera prima

Tommaso Pasquinelli, pistoiese girovago per amore in Argentina

Tommaso Pasquinelli, pistoiese girovago per amore in Argentina

Pistoia, 28 marzo 2020 - Fateci caso: località o Paese in cui vai, pistoiese che trovi. Uno, tra chissà quanti, anche a Buenos Aires: un 34enne in cerca di quella che definisce la… Strada, con la esse maiuscola proprio per far capire che di scelta di vita si tratta. Si chiama Tommaso Pasquinelli, da quando ha 25 anni vive lontano da Pistoia, la città natale. Ha avuto la fortuna di poter viaggiare per il mondo e gli è stato appena pubblicato un libro: “Alter ego”, Edizioni Del Loggione, sulla sua esperienza londinese (esperienza che l’ha poi condotto in Argentina). I suoi genitori vivono poco fuori Pistoia: hanno un agriturismo, “All’ombra del tiglio”, nelle vicinanze dello Zoo di Pistoia. Lui invece è nella capitale argentina, quattro ore indietro.

“Vivo a Buenos Aires dal 2016 e nel tempo mi sono dedicato alla stesura del libro, che parla della mia esperienza vissuta a Londra qualche anno fa – afferma –. Qua sono venuto per un progetto della Provincia di Pistoia, che mi ha dato l’opportunità di lavorare per 4 mesi all’Enit, all’agenzia nazionale del turismo (organo governativo italiano). È stata una bellissima esperienza: mi sono innamorato della città, che è stupenda. Ho deciso di restare, lavorando sempre a livello turistico. Dapprima gestendo un ristorante-enoteca a livello di pubbliche relazioni, poi sviluppando il progetto di creare un’agenzia di viaggi per argentini che intendono visitare l’Italia”.

Di sé racconta di aver scritto di calcio e pallacanestro per un giornale online pistoiese, di aver vissuto tra Londra e Bologna, New York e Buenos Aires, Lisbona e nuovamente la capitale argentina, di aver studiato Relazioni Internazionali all’Università di Firenze e frequentato un Master a Bologna, di ispirarsi a Enrico Brizzi, Jack Kerouac e Andrea De Carlo. “Continuo a coltivare la passione per la politica e le relazioni internazionali – spiega –, per quelle materie che sono state oggetto di studio alla facoltà di Scienze Politiche a Bologna, tra uno spritz sotto i portici e un piatto di tortellini all’osteria. Pagherei per poter vivere nella Londra di fine anni Sessanta, nella Parigi della Belle Epoque, nella Madrid appena uscita dal franchismo e nella New York yuppie, ma non mi allontanerei mai dal quartiere di Recoleta, a Buenos Aires. Non pensavo di riuscire a iniziare e terminare un libro, ma ho sempre pensato che quel giorno sarebbe potuto arrivare.

Con questo mi auguro che tanti altri facciano lo stesso: proprio per mezzo della scrittura seguano istinto, passione e voglia di conquistarsi la Strada, la propria, l’unica che vale la pena seguire. Non posso stare fermo o, al massimo, se proprio fermo devo stare, ne approfitto per pianificare rotte impossibili e itinerari interminabili. Credo molto nei rapporti interpersonali e nella ‘buena onda’ delle persone, quelle che hanno voglia di misurarsi con il mondo. Cerco di mettere meno ordine possibile nella mia vita (e spesso ci riesco), impiego tutte le energie necessarie per rincorrere un qualche senso della mia esistenza (e non ci sono ancora riuscito)”.

Alter Ego” è la storia di un ragazzo che parte per Londra con l’intento di vivere un’esperienza fuori di casa. Raffa, il protagonista del romanzo, vorrebbe vivere ogni istante come se fosse l’ultimo della sua vita. Frequenta una scuola d’inglese, incontra persone provenienti da ogni parte del mondo e scopre le incredibili diversità della città metropolitana. Poi un giorno conosce una ragazza di Buenos Aires, dal carattere misterioso e la personalità complessa, che lo incuriosisce così tanto da avvicinarsi al suo mondo pur accettando il rischio di sovvertire le proprie sicurezze. Un po’ per caso un po’ per volontà, il filo che li unisce, che sembra ogni volta sul punto di spezzarsi, resiste alle complicazioni che nascono da un rapporto condizionato dalle loro stesse esuberanze. Ed eccoci al punto di partenza: un pistoiese in un ogni luogo del mondo. C’è e non lo puoi schivare. Vale allora la pena di scoprirlo: per divertirsi a sognare (soprattutto in momenti come questi).

Gianluca Barni