Tita e il Gruppo di Studi di Ponte a Stella alla scoperta de L'Evo moderno

Da un salotto di abitazione alla pubblicazione del quarto libro in pochi anni. Sabato 13 maggio la presentazione all'Oratorio della Vergine Assunta

La copertina del nuovo volume degli autori di Serravalle Pistoiese

La copertina del nuovo volume degli autori di Serravalle Pistoiese

Pistoia, 11 maggio 2017 – La cultura in casa. Da un salotto di abitazione al Parlamento greco, passando per il Comune di Serravalle Pistoiese. Ma non solo, perché il piacere d’imparare assieme, a qualsiasi età, è qualcosa di magico. Se all’inizio fu una specie di gioco – il ritrovarsi nel bel salotto della casa di Ponte a Stella di Salvatrice Santoro Paternostro, alias Tita, un tempo popolare maestra, la maestra di Bottegone, poi apprezzata poetessa e scrittrice – oggi è l’impareggiabile piacere della cultura. A cui, è innegabile, non si può resistere.

E così da tre, quattro persone sedute attorno a un tavolo, a disquisire di liriche e storia e storie dei secoli passati, sorseggiando tè e caffè, si è arrivati a Tita Santoro Paternostro e agli autori del Gruppo di Studi che hanno dato alle stampe il quarto libro: dopo “La Grecia”, giunto sino al Parlamento di Atene appunto, “Roma” e “Il Medioevo”, ecco “L’Evo moderno”, edizioni Il Galeone, con il patrocinio (gratuito, sarà bene rimarcarlo) del Comune di Serravalle Pistoiese. Volume che sarà presentato sabato 13 maggio, con inizio alle ore 16.30 nel suggestivo e incantevole Oratorio della Vergine Assunta a Serravalle Pistoiese, alla presenza del sindaco uscente Eugenio Patrizio Mungai.

Amministrazione serravallina che, chiunque sia il prossimo primo cittadino, dovrà non limitarsi a encomi pubblici per questi cittadini, innamorati del sapere, che si ritrovano, sempre nella magione di Tita, parlano, si confrontano e poi scrivono, solo per non disperdere le idee, le parole, il materiale raccolto. Un elogio, allora, è d’obbligo per Tita, che ha ancora l’animo dell’insegnante che insegna con l’esempio, con il racconto, persino col sorriso, senza intenti repressivi ma neppure educativi (non si creano “mostri”, ma si lascia libero spazio all’estro), e agli altri autori, in ordine rigorosamente alfabetico, Giovanni Alessi, Giuliana Cappelli, Maria Carmela Chianca, Gaetano Frollà, Marcella Matteoni, Chiara Paternostro, Paola Pierini, Francesco Viola e Letizia Zodi. Ma un plauso anche a coloro, che sono sempre più, hanno avuto altrettanto piacere a recensirli come Gianni Ruta, il poeta Walter Melani, Gaetano Quinci, Tito Cauchi.

“È inebriante osservare come signori e signore si appassionino – fa sapere Tita –: quella che dapprima avevamo pensato come scuola, col tempo si è trasformata in un gruppo di studi. Imparare senza sentirsi sotto esame, come forse, purtroppo, accade, nella scuola di oggigiorno; imparare per il gusto di accrescere la propria cultura, di migliorare le proprie conoscenze o soltanto per quel gusto che c’è, singolare e travolgente, soltanto nel leggere un libro, nello sfogliare un volume. Ora sono proprio le persone del Gruppo di Studi a voler andare avanti, a chiedere di analizzare determinati periodi oppure ad approfondire alcune figure storiche”.

La cultura in provincia di Pistoia, nell’anno di Pistoia Capitale Italiana della Cultura. La cultura spontanea, che meriterebbe di essere supportata anche dal pubblico, incentivata anche dalle amministrazioni. Con piccole, ma fondamentali risorse (per stampare i volumi? Almeno… ). Perché le risorse destinate al sapere, non saranno mai sprecate. Mai. Chi non l’ha capito o non lo comprende, ha capito poco della vita. Di questa vita troppo bella. Gianluca Barni