La provincia di Pistoia resterà in zona rossa

E' l'esito della riunione tra sindaci e Giani. Un'altra settimana di restrizioni: le misure massime fino a venerdì 12 marzo. Tutti i dettagli in edicola con La Nazione

Il governatore Giani  (Foto Castellani)

Il governatore Giani (Foto Castellani)

Pistoia, 5 marzo 2021 - Una lunga e combattuta riunione in serata tra i sindaci della provincia di Pistoia e il governatore della Regione, Eugenio Giani. Ore intense per arrivare alla conclusione più sofferta: la provincia di Pistoia resterà in zona rossa per un'altra settimana, fino cioè a venerdì 12 marzo.  Alcuni sindaci hanno provato ad avanzare l'apertura della zona arancione come misura alternativa - le pressioni maggiori dalla Valdibìnievole -, ma alla fine la decisione è stata unanime. 

La proroga si è fatta necessaria a causa dell'impennata di contagi e, soprattutto, della pressione ospedaliera che oggi, giovedì 4 marzo, ha raggiunto i livelli massimi al San Jacopo con 19 letti occupati sui 24 disponibili in rianimazione. Con la provincia di Pistoia che continua a segnare il primato peggiore a livello regionale per quanto riguarda l'indice di contagio calcolato sulla popolazione.

SCUOLE CHIUSE. Tra i primi a diffondere la notizia del rinnovo del provvedimento, alle 23.30 di oggi, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi

"I dati provinciali sono sempre superiori alla soglia settimanale di 250/100mila abitanti. Il tasso aggiornato è di 338. Vista la situazione, Giani ha comunicato che prorogherà l'ordinanza regionale in vigore - ha spiegato -. Significa che tutti i comuni della provincia, quindi anche Pistoia, resteranno in zona rossa fino a venerdì prossimo compreso. Per effetto del nuovo Dpcm in vigore dal 6 marzo, ed essendo in zona rossa, da sabato è sospesa l'attività in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado (resta la possibilità in presenza per alunni con disabilità e bisogni educativi speciali)".

PARRUCCHIERI E CENTRI ESTETICI CHIUSI. "A differenza di quanto avveniva finora in zona rossa, per effetto del nuovo Dpcm firmato dal presidente del consiglio, dal 6 marzo sono chiusi anche parrucchieri, barbieri e centri estetici - ha aggiunto Tomasi -, oltre alle attività per le quali era già prevista la chiusura. Sono consentiti gli spostamenti solo per lavoro, necessità o salute. Per assistenza alle persone è sempre consentito lo spostamento".

Un messaggio dal quale trapela comunque della speranza, quello del presidente della Provincia, Luca Marmo: "Il provvedimento del presidente della Regione sarà emanato domani dopo l'incontro e la concertazione con il governo e, come tale, sarà passibile di ulteriori aggiustamenti. Lo stesso provvedimento rimarrà in vigore fino a venerdì della settimana prossima. A metà settimana, un nuovo incontro con i sindaci per valutare l'andamento dell'epidemia e l'eventuale alleggerimento delle misure prescritte. C'è ancora da faticare purtroppo. Ma questa è la via".

IL FRONTE DEI CONTRARI. Lapidario il sindaco di Borgo a Buggiano, Daniele Bettarini, che già nel pomeriggio aveva manifestato la speranza e il desiderio di allentare le misure, sperando di scendere in zona arancione uniformandosi al resto della regione. Alle fine della riunione con Giani l'annuncio sommesso: ""È stato deciso di prorogare la zona rossa almeno fino a venerdì 12 marzo compreso, per cui da sabato 6 marzo entreranno in vigore le restrizioni per tale zona previste dal Dpcm Draghi. Decisione molto sofferta che merita rispetto e condivisione anche oltre le proprie opinioni. Buonanotte".

Poco entusiasta della decisione anche il sindaco di Agliana, Luca Benesperi, che rivela di aver chiesto con altri misure più leggere. "Insieme ad altri sindaci avevamo proposto di valutare di passare alla zona arancione rinforzata per evitare almeno la chiusura di alcune attività commerciali come parrucchiere, barbieri e centri estetici come previsto dal nuovo decreto Draghi per le zone rosse - spiega -. Al termine, tuttavia, è stato deciso per la proroga fino a venerdì 12 marzo. Un pensiero va a tutti i nostri bambini, alle nostre bambine, alle ragazze e ai ragazzi che stanno pagando un prezzo altissimo in questa crisi. Un rapporto della Unicef ha rilevato come il Covid in un anno abbia privato del diritto allo studio 168 milioni di ragazzi nel mondo".

Inutile aggiungere che la decisione di prorogare la zona rossa, per quanto scontata per molti vista la gravità dei numeri del contagio, è destinata a sollevare polemiche.

Tutti i dettagli in edicola con La Nazione di Pistoia Montecatini