Contro bullismo e spaccio: c'è YouPol, la app della polizia / VIDEO

Si potranno inviare segnalazioni, anche anonime, 24 ore su 24. E' pensata per tutelare le giovani vittime

Il dirigente della Squadra Volante, Duccio Ciappelli (Foto Castellani)

Il dirigente della Squadra Volante, Duccio Ciappelli (Foto Castellani)

Pistoia, 15 maggio 2018 - IN CONTATTO diretto con la Questura di Pistoia, ventiquattro ore su ventiquattro, e tutto tramite un messaggio sul cellulare, per segnalare episodi di bullismo (anche in forma completamente anonima), o di spaccio di droga. E’, da oggi attiva, anche a Pistoia, YouPol, la nuova App della Polizia di Stato, scaricabile direttamente sullo smartphone da Apple Store e Play Store, che consente di inviare segnalazioni alla sala operativa della Questura, anche in via anonima, se si è testimone o si è venuto a conoscenza di episodi di bullismo o traffico di stupefacenti.

 

Si potranno segnalare fatti di cui si è testimoni diretti (anche mediante foto o immagini acquisite sul proprio dispositivo) o notizie di cui si è venuti a conoscenza in via indiretta (inviando link di pagine web, messaggi ricevuti, e altro). L’utente avrà anche la possibilità di effettuare una chiamata di emergenza, utilizzando un pulsante ben visibile di colore rosso (con la scritta «chiamata di emergenza») alla sala operativa.

 

La garanzia dell’anonimato è un aspetto fondamentale, come è stato chiarito dai dirigenti della questura, perché è una forma di tutela soprattutto per i casi di bullismo, per chi ne sia vittima o testimone. Troppo spesso, infatti, queste situazioni, pur conosciute, vengono taciute per timore di ritorsioni, vendette o perché la stessa vittima si vergogna della violenza subita.

 

Il questore vicario Patruno e il capo delle Volanti Duccio Ciappelli
Il questore vicario Patruno e il capo delle Volanti Duccio Ciappelli

«Si tratta di un progetto nazionale – ha spiegato il questore vicario Gianpaolo Patruno, durante la presentazione del nuovo servizio – a cui Pistoia ha aderito. L’obiettivo è quello di dare uno strumento in più di difesa per le fasce deboli, soprattutto giovani vittime di bullismo, o per segnalare lo spaccio di droga nei quartieri, il tutto in forma completamente anonima. Diciamo che prima c’erano gli esposti anonimi e oggi la stessa cosa si può fare sul web. La segnalazione dà il via alle verifiche, che potrebbero portare anche all’inizio di un’attività investigativa».

 

Ma come funziona in pratica la app? Ce lo spiega il dirigente della Squadra Volante della Questura, Duccio Ciappelli: «La App è scaricabile su tutti i cellulari, con sistema Android o iOs ed è molto semplice. Basta cliccare sulla app: si apre una schermata in cui si chiede di inserire un messaggio, seguendo il colore rosso o blu a seconda che si tratti di un episodio di bullismo o di spaccio, e allegando foto e video. La segnalazione viene ricevuta dalla Sala Operativa della Questura, che atrraverso la georeferenziazione, permette di visualizzare su una mappa la località ripresa nell’immagine oppure il luogo a cui il documento fa riferimento. In nessun modo, l’utente che voglia restare anonimo può essere individuato, questo è bene ribadirlo. A quel punto, si deciderà se inviare una pattuglia nell’immediato o, in caso di situazioni più complesse, dare il via ad una eventuale attività investigativa che coinvolga la Squadra Mobile».

 

E in caso di segnalazioni fasulle? «Dopo un certo numero di segnalazioni di cui si sia verificata la inconsistenza – spiega ancora il dirigente Ciappelli – l’utente (anche quello animino) può essere «bannato». Ovviamente, in caso di bisogno, potrà sempre ricorrere alla classica chiamata alla centrale». La Questura di Pistoia ha già ricevuto una prima richiesta riguardante lo spaccio di droga, proveniente dal territorio limitrofo alla provincia di Pistoia. L’applicazione ha sinora riscosso un considerevole successo nelle città in cui è stata attivata. Basti pensare che dal mese di novembre 2017 sono quasi 100.000 i download effettuati da utenti Apple ed Android e migliaia le segnalazioni giunte alle sale operative delle Questure ove è già operativa.